Filosofia dell'amore/Emozioni: differenze tra le versioni

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Molte interpretazioni dell'amore affermano che si tratti di un'emozione; tra queste interpretazioni si includono i seguenti resoconti: Wollheim (1984), Rorty (1986/1993), Brown (1987), Hamlyn (1989), Baier (1991) e Badhwar (2003).<ref>Altri non citati qui affermano di poter offrire un resoconto/esame dell'amore come emozione; tra questi si includono: Solomon (1976, 1981, 1988), precedentemente classificato come proponente dell'interpretazione "unitaria", e Taylor (1976), classificato come sostenitore della visione dell "forte interessamento".</ref> Hamlyn (1989, p. 219) afferma quindi:
{{q|Non sarebbe una mossa plausibile difendere qualsiasi teoria delle emozioni in cui amore e odio sembrassero eccezioni, dicendo che amore e odio dopotutto non sono emozioni. Ho sentito dirlo, ma mi sembra una mossa disperata da fare. Se amore e odio non sono emozioni, cos'è l'emozione?}}
{{q|...}}
La difficoltà con questa affermazione, come sostiene Rorty (1980), è che la parola "emozione" non sembra individuare una raccolta omogenea di stati mentali, e quindi varie teorie che affermano che l'amore è un'emozione significano cose molto diverse. Di conseguenza, quelle che qui sono etichettate come "opinioni emozionali" sono divise in quelle che interpretano l'amore come un particolare tipo di reazione valutativa-''cum''-motivazionale a un oggetto, sia che la reazione sia semplicemente osservabile o disposizionale ("emozioni proprie": si veda la Sezione 1.1 – '''Amore come emozione semplice''', qui di seguito) e coloro che comprendono l'amore come una raccolta di emozioni proprie correlate e interconnesse ("complessi emotivi", vedere la successiva Sezione 1.2 – '''Amore come emozione complessa''').
 
 
===Amore come emozione semplice===
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===Amore come emozione complessa===
 
 
 
 
 
==Note==