Filosofia dell'amore/Distinzioni: differenze tra le versioni

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Data la nostra concentrazione qui sull'amore personale, le concezioni cristiane dell'amore di Dio per le persone (e viceversa) saranno omesse e la distinzione tra ''eros'' e ''philia'' sarà sfumata — come lo è normalmente nei resoconti contemporanei. Invece, l'attenzione qui sarà su queste interpretazioni contemporanee dell'amore, incluso l'amore romantico, inteso come un ''atteggiamento'' che prendiamo nei confronti delle altre persone.<ref>Per una particolareggiata storia del concetto (o concetti) di amore, vedi Singer (1984a,b, 1989); per una discussione dell'amicizia come relazione particolare che coinvolge un tipo di amore, cfr., ''int. al.'', L. Thomas, "Friendship", ''Synthese'', 72:217–36, 1987.</ref>
 
Nel fornire una descrizione dell'amore, le analisi filosofiche devono fare attenzione a distinguere l'amore da altri atteggiamenti positivi che prendiamo nei confronti delle persone, come il gradimento. Intuitivamente, l'amore differisce da atteggiamenti come il gradimento in termini di "profondità" e il problema è chiarire il tipo di "profondità" che intuitivamente troviamo abbia l'amore. Alcune analisi lo fanno in parte fornendo sottili concezioni di ciò che piace. Pertanto, Singer (1991) e Brown (1987) affermano che il piacere sia una questione di desiderio, un atteggiamento che nella migliore delle ipotesi implica che il suo oggetto abbia solo un valore strumentale (e non intrinseco). Eppure questo sembra inadeguato: sicuramente ci sono atteggiamenti nei confronti delle persone che sono intermedie tra il desiderio di una persona come oggetto e l'amore per la persona. Posso interessarmi di una persona per il suo bene e non solo dal punto di vista strumentale, eppure tale interesse da solo non dipende dall'amarla (senza carenze), perché sembra che io possa interessarmi del mio cane esattamente allo stesso modo, un tipo di interesse che è insufficientemente ''personale'' per essere amore.
 
È più comune distinguere l'amore dal piacere/gradimento con l'intuizione che la "profondità" dell'amore deve essere spiegata in termini di una nozione di identificazione: amare qualcuno è in qualche modo ''identificarsi'' con lui, mentre non è coinvolta tale nozione di identificazione nel gradimento. Come afferma Nussbaum (1990, p. 328), "La scelta tra un amore potenziale e un altro può essere sentita, ed essere veramente, come una scelta di un modo di vivere, una decisione di dedicarsi a questi valori piuttosto che a quest'altri"; il gradimento chiaramente non ha questo tipo di "profondità". Se l'amore implichi un qualche tipo di identificazione, e in tal caso esattamente come comprendere tale identificazione, è il punto centrale della contesa tra le varie analisi dell'amore.
 
Un altro modo comune per distinguere l'amore da altri atteggiamenti personali è in termini di un tipo distintivo di valutazione, che di per sé può spiegare la "profondità" dell'amore. Ancora una volta, se l'amore implichi essenzialmente un tipo distintivo di valutazione e, in tal caso, come dare un senso a tale valutazione, è questione fortemente contestata. Strettamente legate alle domande di valutazione sono le domande di giustificazione: possiamo giustificare l'amore o il continuare ad amare una persona in particolare, e se sì, come? Per coloro che pensano che la giustificazione dell'amore sia possibile, è comune comprendere tale giustificazione in termini di valutazione, e le risposte qui incidono sui tentativi di vari resoconti di dare un senso al tipo di costanza o impegno che l'amore sembra coinvolgere, come anche il senso in cui l'amore è diretto verso individui particolari.<ref>J. Brentlinger, 1970/1989, "The Nature of Love", in Soble (1989a), 136–48.</ref>
 
In ciò che segue, le teorie dell'amore sono classificate in modo provvisorio ed tentativo in quattro tipi: amore come unione, amore come solida interesse, amore come valore e amore come emozione. Dovrebbe essere chiaro, tuttavia, che particolari teorie classificate in un tipo a volte includono anche, senza contraddizione, idee centrali per altri tipi. I tipi qui identificati si sovrappongono in una certa misura e, in alcuni casi, la classificazione di teorie particolari può comportare una classificazione eccessiva.<ref>Tali casi sono indicati nei successivi capitoli.</ref> Parte del problema classificatorio è che molti resoconti sull'amore sono quasi riduzionistici, comprendono l'amore in termini di nozioni come affetto, valutazione, attaccamento, ecc., che non vengono mai analizzati di per se stessi. Anche quando questi resoconti evitano il linguaggio esplicitamente riduzionista, molto spesso vengono fatti pochi tentativi per mostrare come uno di questi "aspetti" dell'amore sia concettualmente collegato agli altri. Di conseguenza, non esiste un modo chiaro e ovvio per classificare teorie particolari, né tanto meno identificare quali dovrebbero essere le classi pertinenti.
 
==Note==