Valore della storia/Parte III: differenze tra le versioni

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Le nuove e altamente letali malattie epidemiche e le cosiddette religioni superiori furono le due novità più significative che diffusero in questo espanso mondo di carovane da poco prima dell'era cristiana a circa il 1000 e.v. Gli scambi materiali, come la diffusione di frutta e altre colture del sud-est asiatico in Medio Oriente con l'elaborazione dell'agricoltura nelle oasi, o la diffusione di stili scultorei naturalistici greco-romani in India, Cina e persino in Giappone, furono banali rispetto ai cambiamenti epidemiologici e religiosi che questo sistema di trasporto provocò.
 
Questo equilibrio tra scambi economici/tecnologici e culturali/biologici cambiò dopo il 1000 e.v. circa, quando il sistema ecumenico mondiale iniziò a rispondere alle innovazioni in Cina che avevano ampliato il ruolo del comportamento del mercato portando i contadini poveri e le classi lavoratrici urbane nel suo campo di azione per la prima volta. Ciò che rese possibile tutto ciò fu il trasporto economico e affidabile all'interno della Cina, derivante dalla diffusa costruzione dei canali. La maggior parte della canalizzazione era stata inizialmente intrapresa per regolare le forniture idriche dei tappeti di risaie in espansione da cui dipendeva sempre più il cibo cinese. Quindi con la costruzione del [[w:Gran Canale|Gran Canale]] nel 605, che collegava lo spartiacque dello [[w:Fiume Azzurro|Chang Jiang]] con il sistema del [[w:Fiume Giallo|Fiume Giallo]], accompagnato e seguito da altri lavori di ingegneria progettati per facilitare la navigazione attraverso le gole dello Chang Jiang e altri colli di bottiglia critici, le parti più fertili della Cina furono collegate da canali navigabili facilmente accessibili e facilmente percorribili. Sotto la lontana sovranità dell'Imperatore, le imbarcazioni fluviali potevano trasportare carichi relativamente ingombranti su centinaia di chilometri con il minimo rischio di naufragio o rapina. Questo, a sua volta, significava che per i barcaioli valeva la pena, anche per piccole differenze di prezzo relative a merci di consumo comune, trasportare tali merci da dove erano a buon mercato a dove erano care.<ref>Peter Allan Lorge, ''War, Politics and Society in Early Modern China, 900–1795'', Routledge, 2005, p. 147 e segg.</ref>
 
==Note==