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===Dio redime Israele===
La dimensione nazionale dell'escatologia ebraica si estende al tema della redenzione di Israele dall'Egitto: Dio ancora una volta salverà Israele dall'oppressione di nazioni straniere e Israele ritornerà alla propria terra, libera dal giogo dell'esilio e come padrone del proprio destino. Gerusalemme ed il Tempio saranno ricostruiti ed il culto sacrificale sarà ripristinato. Israele insoltre insegnerà alle nazioni ad adorare il Dio di Israele.
 
Una delle prime asserzioni di questa tema appare nella letteratura profetica, questa volta nel Libro di Geremia. Geremia viene comunemente indicato come un profeta della condanna, della distruzione, ma la sua opera include una profezia sorprendente di consolazione che segue all'imminente distruzione (appunto) di Gerusalemme:
{{q|Poichè dice il Signore...:<br/>
Ecco li riconduco dal paese del settentrione<br/>
e li raduno all'estremità della terra;<br/>
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,<br/>
la donna incinta e la partoriente;<br/>
ritorneranno qui in gran folla...<br/>
Non è forse Efraim un figlio caro per Me,<br/>
un Mio fanciullo prediletto?<br/>
Infatti dopo averlo minacciato,<br/>
Me ne ricordo sempre più vivamente.<br/>
Per questo le Mie viscere si commuovono per lui,<br/>
provo per lui profonda tenerezza.|Geremia {{passo biblico|Geremia|31:7-20}}}}
L'evoluzione susseguente di questa dimensione nazionale dell'escatologia ebraica è molto più complicata di quella universale. Il Tempio di Gerusalemme fu distrutto nel 586 p.e.v., pochi anni dopo la profezia di Geremia, e Israele fu esiliato a Babilonia, ma la profezia di redenzione di Geremia venne presto realizzata. Israele infatti ritornò da quell'esilio, ma il Tempio e Gerusalemme furono di nuovo distrutti, secoli dopo, dai romani. Una volta ancora Israele provò l'esilio, e tale esperienza esilica durò fino ai nostri tempi, quando fu ristabilito uno stato ebraico indipendente nel 1948. Gli ebrei che interpretano la storia ebraica moderna in termini religiosi vedono questo avvenimento come l'inizio di un rinnovato processo di redenzione. In tale spirito, la preghiera per lo Stato di Israele, recitata in molte sinagoghe di questi tempi, chiede che Dio benedica lo Stato di Israele, "prima fioritura della nostra redenzione". Ma ebrei laici contemporanei, americano o israeliani, insieme agli ebrei religiosi ultraortodossi che non riconoscono lo stato moderno di Israele come adempimento della volontà di Dio, non recitano tale preghiera.<ref>Si veda, ''int. al.'', Nosson Sherman, ''The Complete ArtScroll Siddur'', Mesorah Publications, 1984, ''passim''.</ref>
 
===Dio redime dalla morte===