Non c'è alcun altro/Dio Redime: differenze tra le versioni

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[[File:Isidor Kaufmann Rabbi with prayer shawl.jpg|440px|center|"Ritratto di rabbino con tallit", di Isidor Kaufmann (ca.1900)]]
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[[File:Tora Rolle auf Pergament.jpg|320px|right|Rotolo della Torah su pergamena]]
 
{{q|<big>'''''Ma io so che il mio Redentore vive!'''''</big>|Giobbe {{passo biblico|Giobbe|19:25}}}}
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==Redimere è salvare==
''Redimere'' significa riscattare o salvare. L'affermazione che Dio redime, ha redento e redimerà ancora Israele e tutta l'umanità significa che Dio ha salvato e salverà o riscatterà — ma da cosa?
 
Nelle fonti ebraiche, la prima risposta a tale domanda fu il riscatto del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto; questo fu l'evento fondativo della storia ebraica. La manifestazione originale del riscatto da parte di Dio fu a nome del popolo ebraico; il suo scopo fu nazionale. Tuttavia, poiché qualsiasi evento della storia ebraica veniva interpretato come avesse anche una dimensione religiosa, e dato che gli ebrei credevano che fu proprio Dio che aveva redento il popolo ebraico dall'oppressione, tale redenzione fu compresa sia come un'affermazione religiosa e sia come un'affermazione nazionale. In poche parole, non c'è distinzione tra dimensione nazionale/politica della storia ebraica e la sua dimensione religiosa. Alla fine, perché il Dio di Israele era il Dio di tutta l'umanità, la potenza redentiva di Dio acquisì presto una dimensione universale. Dio era, almeno potenzialmente, il redentore di tutta l'umanità — anzi, del mondo nel suo insieme.
 
==Da storia a escatologia==