Non c'è alcun altro/Dio Rivela: differenze tra le versioni

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Questa distinzione antropologica riflette una distinzione teologica. In un modello, Dio è onnipotente, trascendente e assoluto. Nel secondo, Dio è più vulnerabvile, dipendente e generoso. Dio condivide la Sua potenza con l'umanità e concede agli esseri umani almeno un ruolo uguale nel modellare i contenuti della Torah. Queste due polarità nell'interpretazione della natura di Di da parte dell'ebraismo emergono in due omelie rabbiniche frequentemente citate, usate da pensatori che cercano di promuovere una delle due immagini rispetto all'altra. La prima omelia inizia con una discussione legale su un dettaglio relativamente arcano della legge delle purezze e impurità rituali. Si concentra su un certo tipo di forno e se un forno costruito in quel modo è prono a diventare ritualmente impuro. La vasta maggioranza della corte rabbinica decise che lo era; solo un saggio, Rabbi [[w:Eliezer ben Hurcanus|Eliezer ben Hyrkanos]], del tardo I secolo e.v., non era d'accordo. Piuttosto che accettare la volontà della maggioranza, Rabbi Eliezer continuò a dibattere a favore della sua posizione, invocando una serie di azioni miracolose divine che supportassero la sua opinione: allora un carubbo venne sradicato, un ruscello fluì all'incontrario, i muri della scuola si incurvarono, ma tutto ciò non servì a niente. Infine, chiese ad una voce celeste affinché sostenesse la sua posizione, al che una voce dal cielo tuonò: "Perché contestate Rabbi Eliezer, vedendo che in tutte le materie la ''halakhah'' (legge ebraica) è d'accordo con lui?" Allora...
{{q|Rabbi Joshua, il capo della corte, si alzò ed esclamò: "[Torah] non è nel cielo" [citando Deuteronomio 30:12]. Che voleva significare con ciò? Disse Rabbi Jeremiah: "...La Torah è già stata data al Sinai; non prestiamo attenzione a voci dal cielo, perché Tu hai scritto a lungo nella Torah sul Monte Sinai, «Seguirai la maggioranza» [Esodo 23:2]."<ref>TB, ''Baba Metzia'' 59b.</ref>}}
Questa è una forte asserzione a favore dell'autonomia umana e della legittimità di un ragionamento legale umano indipendente. Da notare anche che è Dio che, nella stessa Torah, legittimizza questo ruolo umano autonomo. Quelle che Dio "veramente" voleva è irrilevante. Dio ora vuole quello che la maggioranza della corte umana determina.
 
La conclusione della storia conferma il nostro modello autonomo. Ci vien detto che un altro rabbino, Rabbi Nathan, incontrò Elia che, seconda la Scrittura, non morì mai veramente ma ascese al cielo da vivo in un carro infuocato (2 Re {{passo biblico|2Re|2:11-12}}). Viene rappresentato che appare continuamente a singoli rabbini. Rabbi Nathan chiese ad Elia: "Cosa fece il Santo Benedetto in quell'ora?" "Eglio [Dio] rise e rispose: «I Miei figli Mi hanno sconfitto. I Miei figli Mi hanno sconfitto»"<ref>TB, ''Baba Metzia'' 59b.</ref>
 
È del tutto chiaro il perché questa storia si costantemente presentata a supporto della posizione autonoma. È una potente affermazione del posto del fattore humano nel determinare la volontà di Dio e quindi lo stato degli esseri umani nella creazione divina. È inoltre un'affermazione sulla natura di Dio. Questo è un Dio che cede la Sua potenza all'umanità e non solo accetta il verdetto umano ma ci ride sopra.
 
Il contrario, la posizione eteronoma emerge nel seguente breve commento a Esodo {{passo biblico|Esodo|19:17}}: "Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte (o, più letteralmente, "sotto il monte"). Commentando la frase "alle falde del monte", Rabbi Abdimi ben Hama ben Hasa disse: "Questo insegna che il Santo Benedetto capovolve la montagna su di loro come una botte, e disse loro: Se accettate la Torah, è un bene [per voi]. Altrimenti, qui saranno le vostre tombe."<ref>TB, ''Shabbat'' 88a.</ref>
 
Non c'è proprio molta autonomia in questa versione del Sinai! Apparentemente Israele non era troppo entusiasta di ricevere la Torah; Dio dovette forzare il popolo a farlo, a pena di morte. Suggerisce inoltre un'immagine molto differente di Dio. Questo Dio costringe il popolo a fare la Sua volontà. Il ruolo umano è passivo. Dio richiede una sottomissione totale.
 
Entrambi questi testi sono inclusi nella letteratura ebraica classica, anche se riflettono un disaccordo fondamentale da parte dei Rabbini in merito alla natura di Dio, la condizione degli esseri umani e l'autorità della Torah. Lo stesso fanno la moltitudine di immagini che implicano le differenti visioni della rivelazione.
 
==Insieme a Dio nella rivelazione==