Non c'è alcun altro/Dio è Antipatico: differenze tra le versioni

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# '''Dio è onnipotente.'''
# '''Giobbe (o Akiva) fu irreprensibile.'''
Poi siSi asserisce poi che non possiamo accettare tutte e tre le affermazioni simultaneamente. Una delle tre deve essere rifiutata. I consolatori di Giobbe rifiutano la terza affermazione, ma Dio si intromette alla fine per rimproverarli di ciò e conferma l'irreprensibilità di Giobbe. Quindi Giobbe rimane irreprensibile.
 
Allora rimaniamo con le altre due affermazioni e dobbiamo refutarne una. Se un Giobbe irreprensibile soffre terribilmente, come fa Dio ad essere onnipotente o giusto? Il peso della tradizione ebraica, insieme a Dio negli ultimi capitoli del libro, rifiuta la contraddizione apparente insistendo che la nostra comprensione di rettitudine, giustizia e benevolenza (o meglio, simpatia) non è necessariamente la comprensione di Dio. Dio quindi rimane sia onnipotente che giusto, e il trattamentp di Giobbe e di Akiva da parte di Dio è giustificato.
 
Non si dubiti della forza e persistenza di questa risoluzione della tensione. Infatti la incontriamo continuamente nelle eulogie di morti particolarmente tragiche, in apparenza assurde. È la nostra posizione di ripiego; l'invochiamo quando non vediamo altra via d'uscita dal dilemma. Dio agisce in modi misteriosi. Non possiamo sperare di comprendere i motivi di Dio; dobbiamo semplicemente accettare il Suo decreto. In verità la risoluzione non è proprio una spiegazione. Recitiamo "Che sia benedetto Dio, il cui giudizio è veritiero!" che, come il lamento di Giobbe, "Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore", è un nostro inchinarsi verbale davanti alla potenza inscrutabile di Dio. E poi ritorniamo alla nostra vita quotidiana e adoriamo questo Dio.
 
==Dio non è onnipotente==