Non c'è alcun altro/Dio è Potenza: differenze tra le versioni

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==La potenza di Dio nella storia==
Man mano che il salmo continua, l'autore indica che però non è così. In realtà, la prima porzione del salmo è un tranello; porta ad una sfida dolorosa contro la potenza di Dio che emerge dall'esperienza storica di Israele.
 
{{q|Ma tu lo hai respinto e ripudiato,<br/>
ti sei adirato contro il tuo consacrato;<br/>
hai rotto l'alleanza con il tuo servo,<br/>
hai profanato nel fango la sua corona.<br/>
Hai abbattuto tutte le sue mura<br/>
e diroccato le sue fortezze;<br/>
tutti i passanti lo hanno depredato,<br/>
è divenuto lo scherno dei suoi vicini.<br/>
Hai fatto trionfare la destra dei suoi rivali,<br/>
hai fatto gioire tutti i suoi nemici.<br/>
Hai smussato il filo della sua spada<br/>
e non l'hai sostenuto nella battaglia.|Salmi {{passo biblico|Salmi|89:39-44}}}}
Così, allora, sebbene la potenza di Dio possa controllare le forze della natura, non è chiaro se controlli anche la storia. La conclusione che la rettitudine, la giustizia, l'amore costante e la fedeltà di Dio governino gli affari umani non pare proprio essere manifesta nel mondo. Altrimenti, perché Israele soffre, e soffre in tal modo crudele? Il contrasto tra natura e storia è acuto e doloroso e l'asserzione che la rettitudine e giustizia di Dio governino anche la storia appare alquanto ironica.
{{q|Fino a quando, Signore,<br/>
continuerai a tenerti nascosto,<br/>
arderà come fuoco la tua ira?... <br/>
Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo,<br/>
che per la tua fedeltà hai giurato a Davide? <br/>
Ricorda, Signore, l'oltraggio dei tuoi servi...<br/>
L’oltraggio di cui ti hanno ricoperto i tuoi nemici, o Signore,<br/>
l’oltraggio che hanno gettato sui passi del tuo unto.|Salmi {{passo biblico|Salmi|89:47-51}}}}
Lo stesso contrasto tra la potenza di Dio nella natura e negli affari umani riecheggia nel Salmo {{passo biblico|Salmi|104}}. I primi trentaquattro versetti di tale salmo sono una lunga descrizione di come Dio governi l'ordine naturale, ma il trentacinquesimo versetto, proprio l'ultimo versetto del salmo, invoca: "Scompaiano i peccatori dalla terra e più non esistano gli empi." Chiaramente, per questo salmista, peccatori e malvagi non sono ancora scomparsi dalla faccia della terra. Perché no, se la potenza di Dio ha creato un tale splendido panorama naturale? Questo poscritto al salmo che sembra quasi casuale nasconde appena l'amarezza dell'autore.<ref>Jon D. Levenson, ''Creation and the Persistence of Evil: The Jewish Drama of Divine Omnipotence'', Harper & Row, 1988, spec. Parte 2.</ref>
 
==Salmo dell'Olocausto==
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