Non c'è alcun altro/Dio è Potenza: differenze tra le versioni

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==Dio inverte il corso della natura==
La dottrina che Dio è onnipotente è onnipresente anche nella tradizione rabbinica posteriore. La seconda benedizione nella ''[[w:amidah|amidah]]'', la preghiera centrale del servizio quotidiano, si chiama ''gevurot'' ("potenze", dalla parola ebraica ''gibor'', "potente"). DescriveOffre lelode grandioseal opereSignore diper Diola sua potenza e grandezza. La preghiera include menzione della guarigione dei malati e la [[w:resurrezione|resurrezione]] dei morti. Viene anche chiamata ''Tehiyyat ha-Metim'' = "la resurrezione dei morti":
{{q|Tu sei potente in eterno, Signore che risusciti i morti, che sei grande nel concedere salvezza che fai spirare il vento e fai scendere la pioggia.<ref>D'estate si dice: «che fai scendere la rugiada».</ref><ref>[[w:Amidah#Preghiere per la pioggia in inverno e rugiada in estate|La pioggia]] è considerata una grande manifestazione di potenza, come la resurrezione dei morti; quindi in inverno un verso che riconosce il conferimento della pioggia da parte di Dio viene inserito in questa benedizione. Tranne che per molti [[w:aschenaziti|aschenaziti]], la maggior parte delle altre comunità inseriscono anche una riga che riconosce la rugiada in estate.</ref> Egli nutre i viventi per grazia, fa risorgere i morti con grande misericordia, sostiene i cadenti, guarisce i malati, libera i prigionieri e mantiene la sua fedele promessa a chi dorme nella polvere. Chi come Te, o Potente? Chi Ti assomiglia, o Re che fa morire e risorgere, che fa sbocciare per noi la salvezza? Tu sei fedele nel far risorgere i morti.|Benedetto Tu, Signore, che risusciti i morti}}
{{q|La tua potenza, O Signore, è illimitata. Dai vita ai defunti; grande è il tuo potere di salvezza. Fai soffiare il vento e cadere la pioggia. Sostieni i viventi con compassione, la Tua grande misericordia dà vita ai morti. Supporti chi cade, sani gli infermi, liberi gli incatenati. Mantieni fede con coloro che dormono nella polvere. Chiè come Te, Signore delle opere grandiose, e quale potenza può paragonarsi alla Tua, O Sovrano, che porta la morte e ripristina la vita e fa sì che la liberazione fiorisca?}}
Il tema di questo passo è l'inversione. Dio è così potente che può invertire i normali schemi della natura. Dio è così potente che chi cade rimane eretto, chi si ammala guarisce, chi è incatenato si libera. Anche i morti sono riportati in vita. Da notare che il passo non afferma che Dio ''faccia'' proprio tutto questo. Ciò che afferma è che Dio ''ha il potere'' di farlo, tutto questo. Quello che Dio fa ''veramente'' è un'altra faccenda. In realtà, Dio non ha, ancora, fatto rivivere i morti. Le persone che stanno male continuano a morire. L'affermazione è una dichiarazione ''[[w:de iure|de iure]]'', non necessariamente un'asserzione ''[[w:de facto|de facto]]''. In linea di principio, Dio è onnipotente; in realtà, nel tempo storico, tale potenza divina può non essere manifesta o, ancor più grave, potrebbe essere delimitata da vincoli.<ref>Avrohom Chaim Feuer, ''Shemoneh Esrei'', Mesorah, 1990; vedi anche Louis Finkelstein, articolo sulla Amidah in ''Jewish Quarterly Review'' (nuova serie) Volume 16, (1925–1926), pp.&nbsp;1–43.</ref>
 
==Restrizioni al potere di Dio==