Non c'è alcun altro/Dio è Potenza: differenze tra le versioni

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[[File:Emanation 1.png|540px500px|center|Emanazione]]
[[File:Tora Rolle auf Pergament.jpg|320px|right|Rotolo della Torah su pergamena]]
 
Se Dio è ''echad'', unicamente ed esclusivamente Dio, allora il potere di Dio sulla natura e sulla storia – visione ultima del mondo – è supremo ed assoluto. Affermare che Dio condivida tale potere con una qualche altra divinità o forza negherebbe l'unicità di Dio. Il termine convenzionale, astratto di questa qualità divina è [[w:onnipotenza|onnipotenza]]. Ma è il Dio di Israele veramente onnipotente? Questa affermazione è vera?
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==Potenza incontrastata==
È certamente vera in teoria. La differenza tra monoteismo biblico ed i suoi concorrenti politeisti non è soltanto una differenza matematica, non soltanto una sul fatto se ci sia un Dio o due o molti, ma piuttosto una sulla natura del Dio monoteista. Se ci sono molti dei, allora il mondo è governato da potenze concorrenti multiple, ciascuna limitata a certi reami di influenza. Il risultato è lo stato di indecisione nell'alto e di insicurezza nel basso, come espresso nel capitolo 1. L'eminente studioso biblico [[:en:w:Ephraim Avigdor Speiser|E. A. Speiser]] (1902–1965) usava tale descrizione per spiegare cosa potesse aver portato il nostroi antenato Abramo ad abbandonare il suo contesto pagano, lasciare casa e terra natia, e adottare non solo un'altra terra ma anche un modello spirituale alternativo. Nell'ambito del modello pagano, come poteva un qualsiasi essere umano determinare quale dio compiacere, obbedire o adorare?
 
Il centro della rivoluzione causata dalla religione biblica è di insistere che c'è solo una potenza ultima nel mondo, che questo Dio governa tutto ciò che esiste e che solo a questo Dio gli esseri umani devono prestare fedeltà. La differenza tra monoteismo biblico e politeismo non è soltanto un dibattito teologico astratto; ha implicazioni immediate per le vite che viviamo. Il modello monoteista ci permette di vivere in un mondo che forma un tutto coerente, ordinato. Possiamo allora apprezzare la certezza di sapere che le leggi che governano il mondo sono stabili e che anche noi abbiamo un "posto" stabile in questo mondo ordinato. Tale senso di luogo e di certezza è alla fine ciò che significa religione.
 
==Dio crea anche il male==