Non c'è alcun altro/Dio è Uno: differenze tra le versioni

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==Il mondo è veramente uno?==
La nostra esperienza del mondo è che non sia veramente uno. Se non è uno, allora Dio è veramente ''echad'', ora, nella storia, e nel nostro tempo? Un testo profetico suggerisce che le cose stiano differentemente. [[w:Libro di Zaccaria|Zaccaria]] {{passo biblico|Zaccaria|14}} è una lunga descrizione di cosa succederà quando arriva "il giorno del Signore". È una visione apocalittica degli eventi tumultuosi che accadranno alla fine dei giorni. Saranno ribaltati tutti imodelli comuni della natura e della storia. Il mondo come lo conosciamo, insieme ai nemici di Israele, sarà distrutto e al suo posto Dio erigerà un mondo nuovo in cui tutte le nazioni si uniranno a Israele nell'adorazione del solo vero Dio. In questo contesto, il profeta proclama: "Il Signore sarà re di tutta la terra; in quel giorno il Signore sarà l’unico, e unico sarà il suo nome"({{passo biblico|Zaccaria|14:9}}.
 
Anche questo testo è stato inserito nella nostra liturgia quotidiana come nota finale della preghiera che conclude ogni servizio di culto, la preghiera che inizia con le parole ''Alenu Le Shabeach'' ("È nostro dovere lodare..."). Tale preghiere, composta durante l'era talmudica, proclama una visione della fine dei giorni quando tutti i popoli "accetteranno il giogo della Tua sovranità cosicché Tu regnerai su di loro presto ed eternamente." Il passo poi cita il versetto di Zaccaria come testo probatorio.
 
Una volta ancora ci chiediamo, come per lo ''Shema'', cosa significa qusto versetto? L'ebraico originale usa qui il termine ''echad'' due volte, per caratterizzare sia Dio che il nome di Dio: in quel giorno, Dio sarà ''echad'', ed ''echad'' sarà il Suo nome. Una traduzione più convenzionale del versetto riporta: "in quel giorno, Dio sarà Uno, e il Suo nome Uno". A causa dell'ambiguità che consegue la nozione che Dio abbia "un nome", esistono traduzioni alternative, con note sul versetto stesso, del tipo: "Solo Il Signore sarà adorato e invocato col Suo proprio nome".
 
Ma anche tale interpretazione non rende comunque il vero senso del passo. Deve invece essere interpretato come un'estensione dello ''Shema'', riecheggiandone così chiaramente il doppio uso della parola ''echad''. Lo ''Shema'' afferna che Dio è il Dio di Israele, esclusivamente, ma non il Dio delle nazioni del mondo. Il passo di Zaccaria afferma che "in quel giorno" – cioè alla fine dei giorni, nell'era del Messiah – Dio sarà riconosciuto da tutte le nazioni del mondo. Solo allora Dio sarà veramente ''echad'' — per tutta l'umanità. Solo al culmine della storia come tale la sovranità di Dio sarà ultima, definitiva.
 
La liturgia nasconde a malapena una notevole tensione. Prima affermiamo che Dio è ora definitivo; poi, affermiamo che Dio diverrà definitivo solo in un qualche futuro messianico. Questa tensione riflette la tensione intrinseca alla nostra esperienza. I nostri progenitori erano dolorosamente consapevoli delle discordanze, dei difetti e lacerazioni che pervadono la nostra esperienza del mondo e della vita umana, insistendo però sempre che oltre e attraverso tali discordanze c'è un'unità ultima di impulso e scopo. Nella storia queste due visioni sono in tensione, ma alla fine dei giorni esse saranno totalmente risolte. Allora Dio sarà veramente unico.
 
==Dio è solo?==