Software e didattica/Introduzione: differenze tra le versioni

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Fortunatamente in questi ultimi anni, oltre ai già citati progetti finanziati dalla Comunità Europea, sono intervenuti a migliorare la situazione tre fattori importanti: l'azione e la produzione dei vari centri educativi (come l'IPRASE<ref>Istituto Provinciale Per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa.</ref> di Trento), la nascita di ''Innovascuola'' (link non più attivo: www.premioinnovascuola.it)<ref>In un libro di informatica con carattere essenzialmente di ricerca, i collegamenti Internet sono particolarmente importanti e per questo motivo sono stati inseriti (in modo abbondante e all'interno di tutti i paragrafi), non nelle note, ma direttamente nel testo principale del lavoro. Tutti i link sono sono verificati al 30 maggio 2017.</ref> e la passione di diversi insegnanti formatisi per le competenze informatiche indipendentemente dalle iniziative ministeriali. A questo proposito, oltre a Giorgio Musilli, che ha sicuramente contribuito in modo incisivo alla diffusione del software didattico freeware nelle scuole italiane (riferimento [http://www.didattica.org]), sono da segnalare il lavoro e la grande competenza tecnica e didattica (tra gli altri) di Alina Savioli, Cesare Agazzi [http://www.ilsoftwaredicesare.it], Giovanni Pisciella [http://www.jo-soft.it], Giuseppe Bettati [http://www.profgiuseppebettati.it/], Giuseppe Magliano [http://www.istitutopalatucci.it/free.html], Ivana Sacchi [https://www.ivana.it/jm/Home], Laura Nicli (e Anna Ronca - [http://www.lannaronca.it]), Laura Properzi [http://www.lauraproperzi.it], Nicoletta Secchi [http://vbscuola.it/pagine/matemagica.htm], Pierluigi Farri [http://www.vbscuola.it], Silvia Di Castro [http://www.latecadidattica.it]. Tutti questi protagonisti della "rivoluzione" del software libero nella scuola hanno anche realizzato in tutto il paese centinaia di corsi per insegnanti e studenti, contribuendo alla diffusione di una cultura della produzione di contenuti didattici, accanto a quella classica della fruizione. Tra l'altro sono stati realizzati diversi incontri tra questi e altri programmatori ed esperti nei vari settori educativi, alla ricerca di nuove strade e soluzioni per il software didattico. Ricordiamo in particolare il seminario di studio "Un protocollo per i realizzatori di software didattico di libero utilizzo", organizzato dall'associazione onlus AREE<ref>Associazione Regionale Età Evolutiva – Cagliari.</ref> e tenutosi a Cagliari nel 2004, nato dalla necessità di adattare i programmi didattici prodotti alle esigenze di tutti gli alunni: dalle situazioni di eccellenza a quelle di difficoltà nell'apprendimento, soprattutto se correlate alla presenza di disabilità. Come detto, all'interno del PNSD del 2015 sono previsti aggiornamenti specifici per gli Animatori Digitali dei vari istituti e per i membri del Team Innovazione, con incontri curati da scuole-polo a livello regionale e provinciale.
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