Software e didattica/Introduzione: differenze tra le versioni

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=== Un orizzonte variegato ===
Restando nell'ambito dei corsi di apprendimento, è sicuramente interessante l'utilizzo da diversi anni di una ''piattaforma on-line'' per i corsi rivolti ai ''neo-immessi'' in ruolo nella scuola (ora [http://neoassunti.indire.it/20172019/], in origine puntoeduri.indire.it). La produzione di oggetti di apprendimento in questi corsi viene ampiamente incoraggiata, anche se poi i lavori finali si riducono spesso a relazioni di un paio di pagine. Gli insegnanti dovrebbero essere spinti a produrre unità di insegnamento-apprendimento multimediali utilizzabili concretamente in classe adoperando la LIM eventualmente presente o nell'aula di informatica (esercizio individuale o a gruppi). I progetti prodotti potrebbero essere inseriti in una banca dati ed essere liberamente scaricabili e utilizzabili da qualsiasi scuola. Proprio in riferimento a questa possibilità, è opportuno segnalare gli esperimenti condotti da diversi ''USP''<ref>Ufficio Scolastico Provinciale (già CSA – Centro Servizi Amministrativi, ex Provveditorato agli Studi).</ref> (ad esempio quello di ''Bologna''), che si sono adoperati per la raccolta (ma non la produzione) di software didattici gratuiti, e da alcuni centri educativi e di ricerca. In particolare l'''IPRASE di Trento'' [http://www.iprase.tn.it] per tre anni consecutivi dal 2001/2002 ha sperimentato nella scuola dell'obbligo un pacchetto di giochi per alcune discipline (italiano, geografia, matematica), realizzato dal programmatore Vladimir Lapin utilizzando la tecnologia Flash, peraltro altamente "portatile"<ref>I programmi possono essere facilmente spostati su altri PC con qualsiasi sistema installato (Windows, Mac, Linux).</ref>. Questi giochi sono vivacissimi e sono molto apprezzati anche da bambini abituati al continuo uso delle tecnologie e in particolare delle moderne consolle (PSP<ref>PlayStation Portable.</ref>, Nintendo WII, ecc). Il pacchetto è stato successivamente arricchito, grazie all'apporto di altri programmatori, come Luigi Sansoni, Romano Nesler, Daria Nesler e AZart. I giochi sviluppati sono attualmente disponibili in un unico file .zip [http://www.iprase.tn.it/giochi-didattici]. Per il resto il panorama italiano è piuttosto variegato: siti scolastici ed educativi, raccolte di provvedimenti legislativi, siti di sindacati, giornali, case editrici costituiscono un orizzonte particolarmente frastagliato. Peraltro, se i convegni dedicati al Web, alle nuove tecnologie multimediali, alla didattica innovativa collegata alle LIM, sono stati numerosi in questi anni, gli interventi diretti concreti da parte del MIUR sono stati pochissimi, almeno fino al recente PNSD.
 
=== Innovascuola e Divertinglese ===