La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/"Mishneh Torah" come parabola: differenze tra le versioni

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Da questo punto in poi la storia della ''Mishneh Torah'' è un'epica d'amore perso e ritrovato. Un giusto equilibrio tra amore e timore è necessario, ma un timore consapevole porta l'uomo adamico giù da uno stato di conoscenza pura, di contemplazione di Dio diretta esternamente e di vero e falso, ad uno stato di percezione del bene e del male, sequestrato nella sua materialità, con cui egli è in lotta continua.<ref>Sulla caduta di Adamo e la forma che soccombe alla materia negli esseri umani, vedi ''Guida'' i.2 (pp. 23-6); ii.30 (pp. 355-8); iii.8 (pp. 430-5).</ref> I comandamenti ordinano l'esistenza materiale, ma dato che sono parte di una legge divina, e tutto in una legge divina è diretto verso la conoscenza, hanno anche la funzione di educare la fase autoriflessiva della consapevolezza, di convertire azione in contemplazione.
 
I comandamenti infondono timore, nel senso della costante consapevolezza d'essere in presenza di Dio, ma allo stesso tempo purificano il tipo inferiore di timore, rivendicando l'esistenza materiale per l'intelletto e trasmutando il timore in conoscenza di sé. Riconducono da materia a forma, alla conoscenza di come "tutte le cose esistenti" fluiscono da Dio,, la forma delle forme, e ad una prospettiva di meraviglia colta da cui tutto ciò che esiste, di per sé e indipendentemente dalle preoccupazioni umane, è "indubbiamente un bene".<ref>''Guida'' iii.25 (p. 506).</ref> La ''Mishneh Torah'' trasmette l'idea che bontà significa allineamento mediante conoscenza al tutto permanente, il riflesso divino, di cui facciamo parte. Cosa possiamo chiedere di più da un'opera d'arte se non che ci debba insegnare il valore dell'esistenza?
 
Amore e timore infine assumono, o riassumono, i propri ruoli nella visione conclusiva dei giornidel messiah. La ''Mishneh Torah'' vince grazie alla restaurata chiarezza intellettuale nei rapporti tra uomo e Dio, e ad un ordine umano materiale e sociale che procura illuminazione piuttosto che potere.
 
 
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