La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/"Mishneh Torah" come parabola: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 95:
 
Ovviamente, è solo "in prima istanza" che le cose esistono per se stesse. La ''Mishneh Torah'' è un codice di legge; esiste per il bene dell'ordine morale e sociale. La sua identità come codice di legge, tuttavia, non è separato dalla sua identità come opera d'arte: i due si originano nello stesso unico punto.
 
Il portale attraverso il quale transitiamo per entrare nella ''Mishneh Torah'' è la consapevolezza dell'esistenza di Dio. Ciò comporta il primato della forma sulla materia che prevale in tutta la creazione ed è anche la struttura fondamentale dei comandamenti. Negli esseri umani, la cui forma è una capacità intellettuale come quella degli angeli e delle sfere ma che, a differenza di questi, consiste di materia degenerativa, stabilire l'ordine giusto è un compito consapevole. La ''Mishneh Torah'' deriva la sua energia e tensione drammatiche dal momento in cui inizia il concorso, in "Leggi delle Fondamenta della Torah", 2:2, a cui abbiamo riferito tante volte e in cui l'essere umano adamico archetipico, vedendo il cosmo come fosse la prima volta, vien preso da meraviglia e amore, e poi da timore. Dall'amore si origina il desiderio di conoscenza di Dio, l'attualizzazione della forma umana, mentre il timore è consapevolezza dell'impedimento materiale alla conoscenza. Nella ''Guida'' il timore è associato ai comandamenti; l'amore alla filosofia.<ref>Vedi ''Guida'' iii.52 (p. 630).</ref> Ma mentre la ''Guida'' tratta filosofia e comandamenti come dipertimenti differenti della Torah, la ''Mishneh Torah'' li combina. Dal punto di origine, l'amore si consolida come forma della ''Mishneh Torah'', mentre il timore si consolida come suo contenuto e in tale maniera continuano ad interagire, animandosi tra loro continuamente.
 
 
 
{{clear}}