La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/"Mishneh Torah" come parabola: differenze tra le versioni

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==Accorgimenti letterari==
[[File:Catacomb Via Latina Jacob ladder.jpg|300px|left|La Scala di Giacobbe dipinta in una catacomba della Via Latina a Roma]] Questo studio ha esaminato alcuni degli accorgimenti che modellano la legge in una parabola. Nel Capitolo 1 abbiamo visto modelli ripetuti e llusioni bibliche impiegate per introdurre l'idea dell'uomo come microcosmo, ed un motivo di discesa e ascesa o, più astrattamente, l'assoluto proiettato sul contingente ed il contingente alla ricerca dell'assoluto, in questo caso l'uomo creato ad immagine di Dio rispetto al suo intelletto che cerca di diventare come Dio nel suo essere morale intero. Nel Capitolo 2 la struttura generale della ''Mishneh Torah'' è stata dimostrata d'essere un microcosmo, un accorgimento che simbolizza il rapporto tra Torah e natura. Combinata con l'idea dell'uomo come microcosmo, simbolizza anche il ruolo dei comandamenti come mediatori tra l'assoluto ed il contingente, offrendo agli esseri umani la possibilità di replicare interiormente i moti permanenti, indotti dall'amore, dei cieli e la loro influenza sui processi permanenti sotto alla Luna.
[[File:Catacomb Via Latina Jacob ladder.jpg|300px|left|La Scala di Giacobbe dipinta in una catacomba della Via Latina a Roma]]
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Sequenza e metafora sono stati altri elementi di forma letteraria che Maimonide ha avuto a sua disposizione. Il Capitolo 3 li mostra in operazione insieme, con la sequenza dei primi dieci libri della ''Mishneh Torah'' che incorpora l'idea dell'emanazione, sottesa dalla metafora di un flusso d'acqua, che implica una gerarchia dei comandamenti rituali dall'intellettuale più puro, maggiormente vicino alla fonte, giù fino al più materiale. Dopo tale discesa, il Capitolo 4 ha completato il quadcro neoplatonico con l'idea del ritorno. Il punto finale del flusso d'acqua metaforico, il ''mikveh'', diventa il punto di partenza dell'ascesa spirituale del profeta, che poi discende per riformare la società umana.
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Ciò introduce gli ultimi quattro libri della ''Mishneh Torah'', sui comandamenti uomo-uomo, che corrispondono agli elementi della materia nella struttura microcosmica, e formano un'ascesa dal caos all'ordine. Un modello di perdita e restaurazione, una variazione del tema discesa-ascesa, viene visto scorrere dentro tutta la ''Mishneh Torah'', iniziando con il ''Libro della Conoscenza'' e culminando nella restaurazione ultima, l'avvento del messiah.
 
Nel Capitolo 5, si presenta nuovamente l'accorgimento del riferimento biblico e midrashico, e l'asse storico/teleologico della ''Mishneh Torah'' viene ad incontrare l'asse ontologico nella teoria della profezia di Maimonide.
 
Un'applicazione specifica di questo accorgimento che bisogno sottolineare è l'uso delle figure di Abramo e Mosè. Appaiono spesso come coppia. Come osservato nel Capitolo 1, Abramo viene descritto come progenitore non solo di un popolo, ma anche della scienza morale e divina, derivata dall'osservazione della natura. Mosè il legislatore incorpora successivamente queste scienze nei comandamenti. Tale processo storico riflette, ed aiuta a giustificare, l'idea della religione che si sviluppa dalla filosofia nell'ambito della profezia di Mosè, presentata sull'asse ontologico dal rapporto tra la forma microcosmica della ''Mishneh Torah'' e il suo contenuto religioso.
 
==Il problema dell'obsolescenza==