La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Da teoria a storia: differenze tra le versioni

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In contrasto, Amos Funkenstein afferma che Maimonide considerava lo stesso principio dialettico di sistemazione divina in atto nella natura, nei comandamenti e nella storia. Sulla spiegazione di Maimonide in merito ai sacrifici quale modo per dirigere mezzi pagani verso fini monoteistici, Funkenstein scrive: "Come l’''objektiver Geist'' di [[w:Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] usa la libertà soggettiva, egotistica, dell'uomo per promuovere i fini oggettivi della storia... così il Dio di Maimonide combatte il politeismo con le sue stesse armi e usa gli elementi del suo culto come inganno fruttuoso."<ref>[https://www.jweekly.com/1995/11/17/renaissance-man-amos-funkenstein-dies-at-age-58/ Funkenstein], ''[https://books.google.co.uk/books?id=wFm2A-hYiooC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false Perceptions of Jewish History]'', 143.</ref>
 
L'idea del progresso è, secondo Funkenstein, molto presente in Maimonide: "L'età messianica corona un processo didattico e dialettico che iniziò con la fondazione di una comunità monoteista da parte di Abramo, continuò con la fortificazione di tale comunità mediante leggi dopo la sua ricaduta, avanzò con il supporto crescente di immagini monoteistiche in Israele, e fece progressi decisivi anche durante il tempo della Diaspora."<ref>Funkenstein, ''Perceptions of Jewish History'', 148.</ref>
 
Di nuovo, dopo aver esaminato i commenti di Maimonide sulla funzione del cristianesimo e dell'islam nel diffondere la conoscenza dei comandamenti, Funkenstein scrive: "Questi ed altri passi sparsi si assommano per dare una veduta distinta del corso e delle fasi della storia umana vista come una storia di monoteisazione."<ref>Funkenstein, ''Perceptions of Jewish History'', 149.</ref>
 
==''Mishneh Torah'' come profezia==