La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Da teoria a storia: differenze tra le versioni

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Si propongono due risposte possibili. Una è che "le creature viventi che vide Ezechiele" sia veramente una visione profonda e difficili, ma non ci perviene senza un aiuto a comprenderla, poiché in ''Guida'' iii.3 Maimonide tratta la seconda versione della visione delle creature, in Ezechiele {{passo biblico|Ezechiele|10}}, come glossa alla prima, in Ezechiele {{passo biblico|Ezechiele|1}}. Questa dovrebbe essere l'interpretazione di accompagnamento a cui si riferisce la nostra ''halakhah''. Una seconda possibilità è che la ''Guida'' tratta la visione di Ezechiele a livello esoterico, come parabola di fisica e metafisica, ma che la visione ha anche una significato più semplice, nelle ammonizione e predizioni che seguono ciascuna delle visioni delle creature e che sono forse da interpretarsi tramite loro, perciò quando Ezechiele dice, "E la parola del Signore venne a me", egli si riferisce ad una trascrizione "in chiaro" di qualcosa criptata in una visione. Questa non è una risposta che si adatti bene al testo, che è progressivamente pieno di ulteriori visioni e simboli, come per esempio il rotolo visto e ingerito da Ezechiele nei capitoli 2 e 3. Significherebbe tuttavia che la giustapposizione con la scala di Giacobbe punti ad una duplicità parallela: ciascuna visione ha un'interpretazione politica/storica nella nostra ''halakhah'' e un'interpretazione scientifica/metafisica nella ''Guida''.
 
[[File:Maimonides-mishna.jpg|250px|left|Pagine del manoscritto del "Commentario alla Mishnah" nella calligrafia del Rambam, Trattato Sukkah, capitolo tre]] Si potrebbe obiettare che, quando scrisse "Leggi delle Fondamenta della Torah", Maimonide non sapesse cosa avrebbe scritto nella ''Guida''. La ''Guida'' pertanto non può essere usata come un aiuto all'interpretazione di "Leggi delle Fondamenta della Torah", 7:3. Una cosa è suggerire che gli argomenti discussi a lungo nella ''Guida'' siano accennati nella ''Mishneh Torah'', del tutto un'altra suggerire che la ''Mishneh Torah'' sia stata scritta come se la ''Guida'' la complementasse. In realtà, il rapporto temporale tra le due è complicato. In parte, la ''Guida'' è un tentativo riveduto di trasmettere i significati delle parabole profetiche e del Midrash rabbinico dopo che Maimonide decise di abbandonare opere precedenti intese ad esplicare queste materie,<ref>Vedi ''Guida'' i, Introduzione (pp. 9-10).</ref> opere che sono già progettate nel '''''[[w:Pirush Hamishnayot|Commentario alla Mishnah]]'''''.<ref>Vedi "Introduction to ''Perek ḥelek''" (''Commentario alla Mishnah'', Ordine ''Nezikin'', 140). L'opera sulla profezia viene annunciata come già iniziata.</ref> Sembra quindi molto probabile che Maimonide avesse deciso le sue varie interpretazioni del sogno di Giacobbe e della visione di Ezechiele prima di scrivere "Leggi delle Fondamenta della Torah", 7:3, nel qual caso è legittimo vedere la ''Guida'' come se riflettesse idee che già gli stavano in mente a quel tempo precedente.<ref>Vedi Langermann, "Fusul Musa". Langermann propone che la ''Guida'' metta insieme brevi memoranda che Maimonide compose in un lungo arco di tempo, cosa che supporta l'idea che ''Mishneh Torah'' e ''Guida'' possano in una certa misura essere viste in parallelo. Si confronti comunque Kasher, "Early Stratum".</ref>
 
===Maimonide e il processo storico===