Impresa sociale di comunità/Le radici culturali: differenze tra le versioni

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Correction: "Institution"
 
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A. Ianes
 
Obiettivo specifico di questo capitolo è quello di andare a riscoprire le radici culturali e storiche che hanno accompagnato la nascita delle prime forme d’imprenditorialità sociale, ben rappresentate in Italia dall’esperienza della cooperazione sociale. Si tratta di verificare le ragioni culturali e le motivazioni che hanno portato una parte della società, la più sensibile e matura, a farsi carico dei nuovi bisogni non semplicemente attraverso forme di protesta ma organizzandosi autonomamente. Queste persone hanno avviato inizialmente le esperienze del volontariato organizzato e poi, a seguito di un processo di ''istitutioninstitution building'' (costruzione di istituzioni), le prime cooperative operanti nell’inserimento lavorativo e nell’ambito dei servizi socio-assistenziali.
 
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In questo senso la cooperazione sociale può essere osservata non tanto come progettazione preordinata basata su logiche di razionalità economica, quanto piuttosto in funzione delle soggettività che l’hanno animata, della cultura e dei valori che hanno accompagnato la sua genesi, secondo l’approccio indicato dalla “path dependance”, cioè della dipendenza di un fenomeno dal sentiero di sviluppo tracciato dalle esperienze pioniere.
 
La cooperazione sociale può anche essere vista come punto di arrivo di un processo di “istitution“institution building” attraverso il quale si sono create nuove forme organizzative, pensate per stabilizzare l’azione volontaria e per superare i non irrilevanti limiti presenti nelle forme giuridiche previste dall’ordinamento italiano. A predisporre e a dissodare il terreno sono state la sperimentazione sul campo, la realizzazione operativa più che la riflessione teorica sulle possibili soluzioni organizzative da adottare. Ciò è avvenuto attraverso un metodo tanto semplice quanto poco accademico, che può essere definito di tipo “adattivo”, perché basato sul sistema del “learning by doing”.
 
Di fronte alla crescente rilevanza economica delle iniziative tra volontari, le forme giuridiche dell’''associazione'' e della ''fondazione'' sono state considerate non idonee per due ragioni diverse. L’associazione perché non adeguata a svolgere attività d’impresa. La fondazione perché troppo rigida e avvezza a schemi “di tipo dirigistico”.