La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Da teoria a storia: differenze tra le versioni

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Nella ''Guida'', una delle principali preoccupazioni di Maimonide è come leggere Scrittura e Midrash. Il problema principale è che molto di loro sembra incompatibile con scienza ed esperienza, per non parlare della dottrina giusta come, per esempio, le descrizioni antropomorfiche di Dio. Una lettura letterale di questo materiale conduce a credenze stupide o anche eretiche, o ad un forte disprezzo.
 
Una soluzione è quella di leggerlo come parabola. Fatto questo, tuttavia, sorge la questione di decidere dove e come usare tale parabola.<ref>Warren Zev Harvey asserisce che fu l'apparente arbitrarietà della procedura che portò [[Spinoza]] a rifiutare un'interpretazione allegorica come modo di redimere la Scrittura dalla primitività. Vedi "Maimonides' Allegorical Readings". Cfr. anche Twersky, ''Introduction to the Code'', 366.</ref> Tutto ha forse un altro livello d'interpretazione? La risposta di Maimonide a questa domanda è no. L'allegoria non deve essere maneggiata come uno strumento ottuso. La prima salvaguardia contro il suo cattivo uso è un conservatorismo generale. Quando il significato letterale di un passo non è in conflitto con verità dimostrabili, bisogna lasciarlo stare. Di qui la teoria della creazione del mondo, come presentato da Genesi, deve essere lasciato com'è, perché "l'eternità del mondo non è stata dimostrata".<ref>''Guida'' ii.25 (p. 328).</ref>
Una soluzione è quella di leggerlo come parabola. Fatto questo, tuttavia, sorge la questione di decidere dove e come usare tale parabola.<ref>[23]</ref>
 
La susseguente salvaguardia è sensibilità per la qualità superficiale del testo. Scrittura e Midrash non sono fatte di uno stesso tessuto. La prima domanda a cui dobbiamo rispondere riguardo ad una qualsiasi porzione di entrambe è: che tipo di scritto è? Deve essere preso letteralmente o metaforicamente? Se metaforicamente, che linea di interpretazione è giusta e quanto deve essere approfondita? Maimonide affronta ciò nell'introduzione alla ''Guida'', dove interpreta il versetto "Una parola detta al tempo giusto è come dei pomi d'oro su un vassoio d'argento"<ref>Proverbi {{passo biblico|Prov|25:11}}.</ref> a significare che, per una data espressione oscura, "Il suo significato esterno deve anche contenervi qualcosa che indichi a chi lo considera ciò che si deve trovare nel suo significato interno."<ref>''Guida'', Introduzione (p. 12).</ref> Come abbiamo già visto, continua andando a classificare le parabole in due tipi. In un tipo, esemplificato dal sogno di Giacobbe della scala con angeli che salgono e scendono, ogni particolare della narrazione è significativo. Nell'altro, esemplificato dalle lusinghe della tentatrice in Proverbi, la narrazione presnta un quadro allegorico, riferendosi nell'esempio alla materia come trappola dell'intelletto, ma non si può dare particolare importanza ai suoi dettagli specifici. È fondamentale essere in grado di caratterizzare i testi in questo modo.<ref>Sul contrasto tra questo approccio alla Bibbia ed il metodo midrashico, si veda M.Z. Cohen, ''Three Approaches to Biblical Mataphor'', 184 nota 20 e riferimenti ivi citati. Se, nella nostra ''halakhah'', Maimonide intende criticare il metodo miodrashico, o forse piuttosto l'approccio letterale al Midrash, ciò sarebbe un'ulteriore ragione perché egli ci faccia riferimento obliquamente, mentre nella ''Guida'' si permette di essere più esplicito.</ref>
 
Volendo estendere un po' la discussione di Maimonide, possiamo dire che tale caratterizzazione dipende anche dal contesto. Il contesto può consistere di materiale appena adiacente, o qualcosa altrove collegato al testo in questione mediante una somiglianza di struttura narrativa o di immagini, o di un qualche altro accorgimento. Qui di nuovo bisogna esercitare discernimento, e mettere a confronto.
 
Queste cose possono essere insegnate? In termini molto generali, sì, come fa Maimonide nell'introduzione alla ''Guida''. Anche lì, lo fa con l'aiuto di parabole sulle parabole. Ma in fondo ciò che sta cercando di trasmettere non è di leggere la Scrittura (sebbene ne offra parecchia) ma un modo di leggere la Scrittura. Poiché ogni testo è unico, è difficile fornire qualcosa che sia più di una guida generica, come l'analisi delle parabole in due tipi. Tutto ciò che Maimonide può fare è moltiplicare gli esempi, nella speranza che la comprensione avvenga di per sé.
 
===Dove sta la santità===