La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/La "Mishneh Torah" come Microcosmo: differenze tra le versioni

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===Sa`adyah e il Tempio Microcosmico===
[[File:Second temple.jpg|290px|left|Ricostruzione del Secondo Tempio in Gerusalemme]] Maimonide non era il primo a considerare una dimensione microcosmo-macrocosmo per i comandamenti. Una serie di comandamenti provocò riflessioni cosmiche sin dai tempi antichi: i comandamenti del [[w:Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]] e del [[w:Tempio di Salomone|Tempio]]. Certe espressioni nel resoconto della costruzione del Tabernacolo in Esodo che riecheggiano il resoconto della creazione in Genesi stimolano ''midrashim'' che elaborano corrispondenze tra i due eventi, prendendo spunto da tutta la Scrittura, nel solito modo del [[w:Midrash|Midrash]]. Parelleli cosmici dell'arredamento del Tempio si trovano anche il [[w:Flavio Giuseppe|Falvio Giuseppe]] e in [[w:Filone di Alessandria|Filone]], che attribuivano un'importanza cosmica sia al Tempio sia agli indumenti del Sommo Sacerdote.<ref>Vedi ''supra'', [[La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Introduzione#cite note-181|Introduzione, nota 181]]. Per un resoconto completo e riferimenti, vedi Klawans, ''Purity, Sacrifice, and the Temple'', 111-44.</ref> Maimonide non conosceva Flavio Giuseppe o Filone, ma conosceva sicuramente i ''midrashim'', e quasi sicuramente lo sviluppo successivo delle idee midrashiche da parte di [[w:Saadya Gaon|Sa`adyah Gaon]]. Dell'approccio di Sa`adyah Gaon, [[:en:w:Henry Malter|Henry Malter]] afferma:
{{q|Il "Commentario sul Libro della Creazione" è, per quanto ne so, la sola opera esistente di Saadia in cui tratta cnheanche dell'antica idea del parallelismo che esiste tra l'universo come macrocosmo e l'uomo come microcosmo... Seguendo un Midrash, Saadia interpone tra questi due mondi un mondo intermediario, che è rappresentato dal santo Tabernacolo. Rimanda il lettore al suo "Commentario sulla Costruzione del Tempio".<ref>Malter, ''Saadia Gaon: His Life and His Works'' (1926), 186.</ref>}}
Non siamo in possesso del ''Commentario sulla Costruzione del Tempio'', ma Rabbi [[w:Abraham ibn ‛Ezra|Abraham Ibn Ezra]] lo cita nel suo ''Commentario Lungo'' di Esodo {{passo biblico|Esodo|25,40}}, dove afferma: "Poiché colui che conosce il segreto della sua anima e la formazione del suo corpo può conoscere le cose del mondo superiore. Dato che l'uomo è la figura di un piccolo mondo... Il Gaon menzionò che ci sono diciotto cose nel Tabernacolo, che è il mondo mediano, e le loro somiglianze sono nel mondo superiore, e parimenti nel mondo minore."<ref>Vedi anche il ''Commentario Corto'' su Esodo {{passo biblico|Esodo|25,7}}.</ref> Lo stesso Ibn Ezra, nello stesso punto, paragona il Tempio al mondo minore, cioè l'uomo, per poter affermare che proprio come nel corpo umano certe parti, come il cuore, sono più importanti di altre, così nel mondo, sebbene Dio sia ovunque, certi luoghi sono più permeati di altri della Sua presenza.