La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/La "Mishneh Torah" come Microcosmo: differenze tra le versioni

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Parimenti, il punto della forma della ''Mishneh Torah'', secondo la mia interpretazione, è di mostrare certe connessioni e rivelare la mente che le ha costruite. La questione di quanto Maimonide considerasse vere le sue rappresentazioni del mondo e quanto siano un costrutto immaginario viene considerata nuovamente nel Capitolo 6.</ref> Rivela la forma immanente dei comandamenti, o piuttosto la percezione di tale forma da parte dell'autore, al lettore ''kefi koḥo'', secondo la sua apprensione individuale in sviluppo. Invece di evocare lo splendore di un reame divino, argomento frequente della poesia mistica, suggerisce epifanie raggiungibili entro confini naturali. Nel suo insieme la ''Mishneh Torah'', oltre ad un'alternativa filosofica, presenta un'alternativa poetica al misticismo.
 
Dato che le visioni dei profeti incorporano la loro comprensione della natura, come la natura sono nude davanti alla ragione, cosicché, per esempio, il primo capitolo di Ezechiele può essere interpretato secondo una cosmologia scientifica, senza l'aiuto della tradizione.<ref>Vedi ''Guida'' iii, Introduzione (p. 416). "Tradizione ricevuta" è il significato basilare di "kabbalah".</ref> L'identificazione da parte di Maimonide della tradizione esoterica di ''ma`aseh bereshit'' e ''ma`aseh merkavah'' con la fisica e la metafisica del filosofo era uno degli elementi principali del suo pensiero che provocò la critica dei cabalisti.<ref>Vedi Idel, "Maimonides and Kabbalah".</ref> Tuttavia, messo in forma simbolica, quello che videro come profanazione è ciò che trasmette la motivazione d'amore da parte di Maimonide e conferisce alla ''Mishneh Torah'' la serenità dell'arte.
 
==Riassunto==