Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran-2: differenze tra le versioni

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Il contraltare dell'esercito regolare è la forza delle Guardie rivoluzionarie islamiche o '''Pasdaran''', che è solo uno dei vari nomi e denominazioni con cui sono conosciute. L'attuale comandante è Mohammed Ali Jafari e tra i suoi membri c'è stato anche l'attuale presidente Ahmadinejad, nella milizia Basij, che è una specie di branca dei Pasdaran. I Pasdaran sono circa 120.000 e hanno un loro ministero, unità navali e aeree e il controllo dei volontari della forza Basij. La forza di queste milizie popolari è molto consistente, numericamente parlando. In tutto sarebbero presenti circa 90.000 Basij più 300.000 riservisti e 11 milioni potenziali; la forza della marina dei Pasdaran è di circa 20 mila, le forze di terra sarebbero circa 125 mila (le stime sono piuttosto differenti tra le varie fonti) e non si sa bene quanto quelle navali. Tra le unità sono presenti fino a 20 divisioni (di mobilitazione), alcune brigate indipenentiindipendenti e una di esse, in particolare, è un'unità aviotrasportata. Della Marina Pasdaran fanno parte anche circa 5 mila marine di una brigata, forti di 3 o 4 battaglioni e soprattutto usati per la difesa costiera (artiglierie e missili) ma anche con circa 50 mezzi navali d'attacco veloce e pattugliamento. L'aviazione dei Pasdaran ha anche il controllo dei missili balistici, con un totale di una brigata di Shahab-1 e 2 (18 lanciatori), e una di Shahab-3 (6 lanciatori con 4 missili di riserva l'uno). La forza missilistica è quindi nelle mani dei Pasdaran, e costituisce una grossa preoccupazione per le sue possibilità offensive con missili sempre più potenti. Importante è anche la Ghods Force, come è nota in occidente, una specie di successore delle Guardie imperiali, con circa 2-5 mila effettivi. Tra i compiti dei Pasdaran vi è anche quello della lotta ai narcotrafficanti locali (la droga è un problema molto serio in Iran) e il controllo dello stretto di Hormuz. I Pasdaran, formati da Khomeini nel '79, erano intesi come una specie di milizia personale, ma poi con la guerra divennero una forza campale che, soprattutto con i Basij, divenne nota per le sue tattiche di attacco con ondate umane, che risultavano usualmente in gravissime perdite contro gli irakeni, specie in occasioni come l'Operazione Ramadam, ovvero l'attacco contro la città irakena di Basrah. Noti anche per avere addestrato combattenti in Libano dopo l'invasione israeliana del 1982, presenza che non tutti apprezzavano, specie le milizie della destra cristiana (che sono poi quelle responsabili dei massacri di Sabra e Chatila). L'Iran ha continuato ad influenzare pesantemente l'area, dato che vede Israele come un bastione dell'ostile influenza dell'Occidente e degli USA in particolare. I Pasdaran, molto influenti in Iran, hanno visto anche molti futuri politici come l'attuale presidente Ahmadinejad, che vi prese servizio nel 1985 in Kurdistan, per poi essere trasferito nei servizi logistici. Quasi un terzo dei politici iraniani eletti nel 2004 avevano un passato da Pasdaran, così la cosa non stupisce più di tanto. Del resto, in Iran c'è poco spazio per altre strade, Pasdaran e clero sono le forze preponderanti nella società civile. E non solo per ragioni ideologiche: circa un terzo dell'economica del Paese è nelle loro mani, sotto forma di circa 100 compagnie e 12 mld di affari, inclusi ovviamente quelli relativi al petrolio. Dato che l'Iran è un Paese con forti problemi sia di corruzione che di libertà civili, i Pasdaran, così presenti nella sua vita quotidiana, non sfuggono certo ad una parte delle responsabilità di questa situazione.
 
Nel 2006 un Falcon dei Pasdaran è precipitato con la morte dei 15 occupanti, tra cui 12 comandanti. Questo disastro ha portato via anche la vita del gen. Ahmad Kazemi, il comandante delle foze di terra dei Pasdaran.