Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-2: differenze tra le versioni

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Il coinvolgimento americano nel Sud Est asiatico era quindi già una realtà prima del famoso incidente del Golfo del Tonchino, come lapalissianamente si può osservare dato che se questo si verificò, per l'appunto, fu possibile solo grazie alla già consistente presenza di forze americane nella zona, estremamente calda nel gioco del 'Domino' che all'epoca si disputava ferocemente in Asia tra il blocco comunista e il 'mondo libero'. In ogni caso, il 2 agosto 1964, a meno di 15 miglia dall'isola di Hon Me, il caccia USS Maddox (DD-731) era in pattugliamento in missione di ascolto elettronico, quando venne attaccato da 3 siluranti vietnamite. In quel primo pomeriggio vi fu quindi il primo scambio di colpi 'ufficiale' tra America e Vietnam, e si concluse con l'affondamento di una delle navi attaccanti, colpita da un F-8 Crusader di una piccola formazione, prontamente intervenuta. Il 4 agosto l'USS Tuner Joy, sempre un cacciatorpediniere, venne nuovamente attaccato. O così si è detto, perché in questo secondo caso vi è sempre stata molta confusione. Esistono foto del primo dei due episodi, ma per il secondo vi sono al contrario testimonianze di come la cosa in realtà, non si sia mai verificata. Questo accadde anche per le cattive condimeteo presenti in zona, ma fu considerato il 'casus belli' per un'azione energica, ordinata dal Presidente Johnson, che stava lavorando alla risoluzione sul Golfo del Tonchino emanata il successivo 7 agosto dal congresso. Questa autorizzava, con due soli voti contrari, il presidente a prendere le misure più opportune per difendere le nazioni della SEATO (l'equivalente asiatico della NATO). E prima ancora che essa venisse autorizzata, il 5 agosto venne dato il via dal presidente all'Operazione '''Pierce Arrow''', che consisteva di un'azione della VII Flotta contro i porti vietnamiti principali, portati da ben 64 aerei tra A-4, A-3, F-8 la mattina del 5 agosto. Decollarono dalla CVA-15 USS Oriskany (Essex migliorata) e CVA-64 Constellation e l'obiettivo era il complesso portuale di Hon Gay. I risultati furono senz'altro positivi, materialmente parlando: affondate 8 unità, danneggiate 21, distrutti i 9/10 del carburante. La contraerea abbatté però 2 A-4 Skyhawk, che fruttò per la cronaca al Lt Everett Alvarez il primato di primo POW americano del conflitto. Le conseguenze di quello che era successo quel giorno sarebbero presto andate ben oltre di quanto ognuna delle parti si era immaginata.
 
Ora la palla, già battuta dagli scontri che i Nordvietnamiti portavano nel territorio del Sud, sotto la DMZ di 10 miglia sul 17° Parallelo, passava all'USN. La sua aviazione navale sarebbe stata la principale esponente di tale impegno. Comandata dal Capo delle Operazioni Navali con l'Ufficio tecnico centrale o BuAer per le innovazioni sulla linea di volo, l'US Naval Aviation è da decenni la terza forza aerea del mondo, un concentrato di alta tecnologia e polivalenza per i suoi aerei, che all'inizio degli anni '60 si presentavano come vincenti persino nella competizione tra l'USN e l'USAF. Tant'éè che il Phantom era stato adottato dall'USAF in una versione quasi indistinguibile da quella navale, e che presto per il nuovo aereo d'attacco si sarebbe scelto l'A-7 Corsair II. Ma all'epoca non erano tutte rose per gli Stormi aerei imbarcati (CVW), organizzati in squadroni (VF) di una dozzina d'aerei l'uno. All'epoca non esistevano i moderni Stormi multiruolo, e le portaerei erano suddivise tra le 'piccole' Essex, che svolgevano compiti ASW o di scorta, il che comprendeva 11 navi originali e 7 migliorate, allungate e con maggiore autonomia. Tutte erano state provviste o erano in modifica per l'aggiornamento con ponte angolato di 8°30' e catapulte. I CVA erano invece la ragion d'essere delle navi principali, le 2 'Midway', la Enterprise, le 3 'Kitty Hawk' e le 4 'Forrestal'. Nell'insieme si trattava della marina più potente del mondo, i cui mezzi ASW degli stormi erano provvisti di uno squadrone da caccia, due di aerei ASW Tracker, e uno di elicotteri. LE CVS usate nella zona di guerra vietnamita erano però dotate di 3 squadroni di A-4 e due di A-1D, più elicotteri, per un totale di 56 aerei. Le CVA avevano invece due squadroni da caccia, 2-3 d'attacco, uno di aerei AEW E-1, uno di aerei EW Skywarrior, vari elicotteri e aerocisterne KA-3D.
 
Gli aerei erano davvero assortiti, con una grossa percentuale di mezzi ancora degli anni '50, ma anche gli F-8E Crusader del '61 e i nuovissimi F-4 Phantom B, ma c'era anche un altro, ancora più avanzato apparecchio sui ponti americani, particolarmente bello e poco noto. Esso era il bombardiere A-5 Vigilante, ancora più grosso del Phantom, che tuttavia, nato come aereo d'attacco nucleare (con 'espulsione' della carica dal vano tra i motori), si evolvé presto in un efficiente ricognitore, l'RA-5C entrato in servizio nel '62. Per l'attacco serviva un aereo meno costoso ed estremo, ma con maggiori capacità di 'camion portabombe'. Questo era pure appena entrato in servizio, nella forma del grosso e goffo A-6 Intruder. Preso in giro dal resto dell'US Naval Aviation perché 'per essere un aereo a reazione ha la parte appuntita dalla parte sbagliata', l'A-6 ricordava il tozzo TBF Avenger del periodo bellico, però nel muso non c'era più il motore radiale, ma un grosso radar multifunzione e varia avionica, per servire all'equipaggio di due persone, affiancate in un largo e spazioso abitacolo.