Torah per sempre/Cosa è la verità: differenze tra le versioni

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In quali dei sensi di "verità" esposti sopra si può dire che la dottrina della Torah dal Cielo sia vera? Esaminiamoli punto per punto:
 
'''1. Corrispondenza'''. Questo punto, l'interpretazione tradizionale di ''Torah min hashamayim'', è il più debole poiché, come dimostrato prima, specialmente in [[Torah per sempre/Contraddizioni, problemi morali, errori|PARTE II.3]], ci sono numerosi casi in cui l'evidenza storica o scientifica porta ad una conclusione che varia dalle affermazioni fatte nei testi ricevuti. NonèNon è certamente vero, per esempio, in nessun senso effettivo ("storico"), che due fratelli, [[w:Iubal|Jubal]] e [[w:Tubal-cain|Tubal-Cain]], inventarono gli strumenti musicali e la fucinatura del ferro e dell'ottone (Gen. {{passo biblico|Gen|4,21-22}}) o che, un po' più tardi, un immenso diluvio inondò il mondo intero e distrusse tutte le creature viventi sulla terra eccetto Noè, la sua famiglia e coppie di ogni specie; ci sono ora ben, noti fattia abbondantitutti, grandi quantità di fatti che forniscono un resoconto molto più dettagliato e ampio della storia antica.
 
'''2. Coerenza'''. La "Torah dal Cielo" mette insieme un gran numero di testi, storie e leggi, poiché afferma che emanano tutti da "un solo Pastore", cioè Dio.<ref>Ecclesiaste {{passo biblico|Qoelet|12,11}}, cfr. TB ''Ḥag.'' 3''b''.</ref> Se emanano tutti da Dio e sono stati trasmessi con precisione, dovrebbero essere mutualmente consistenti, formando un sistema coerente. Tutti ammettono che ci siano inconsistenze ''apparenti'' e che almeno alcune di queste possano essere attribuite ad una trasmissione imperfetta; l'opinione convenzionale asserisce solamente che la tradizione ''nel suo complesso'' è coerente, con una chiara logica interna. Ma il sistema mediato dai rabbini è autosigillante; le contraddizioni apparenti vengono risolte secondo le regole di interpretazione oppure su una base ''ad hoc''. Tutto ''deve'' combaciare, poiché tutto proviene da una fonte divina; di conseguenza, tutto viene ''fatto'' combaciare. Al peggio, questo può portare ad interpretazioni che ignorano sviluppi storici o che sono difficili da riconciliare col normale uso linguistico — al meglio, è un processo a circolo vizioso.
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"Torah dal Cielo" inasprisce questi pericoli, poiché sostiene che Dio promulgò il testo (la Torah Scritta) ''e'' la sua interpretazione (la Torah Orale). È legittimo speculare cosa un autore umano abbia inteso quando compose il suo testo, anche se come postmodernisti non ci importa di "privilegiare" l'interpretazione dell'autore stesso. Tuttavia con un autore divino onnisciente tale speculazione non ha senso; Dio sa tutto, pertanto se ha promulgato il testo Egli aveva, per così dire, tutto già "in mente" al momento della sua promulgazione: ciò quindi può essere inteso a legittimare qualsiasi interpretazione di qualsiasi testo a patto che quello che ne deriva non sia intrinsecamente falso.<ref>Rabbah (TB ''BK'' 20''b''/21''a'') afferma: ''hekdesh shelo mida`at kehedyot mida`at dami'' "sacro involontariamente si pone consapevolmente" cioè uno non può affermare che "proprietà sacra" fosse inconsapevole di trasgredire. Come osserva Rashi, ciò dipende dal presupposto che la Shekhinah stessa abbia la dovuta "consapevolezza", nozione analoga a quanto qui suggerito. Chiaro?</ref>
 
'''6. Estetica'''. Molti passi della Scrittura si annoverano tra i grandi tesori della letteratura; se il ''corpus'' rabbinico non corrisponde in grandezza ed eloquenza al [[w:Libro di Isaia|Libro di Isaia]], contiene certamente parti di narrazione molto commoventecommoventi, specialmente nelle sue sezionesezioni aggadiche, e la migliore poetica liturgica ebraica possiede sia eleganza sia potenza spirituale. Molti direbbero, inoltre, che la la più grande bellezza dell'ebraismo sia espressa dalle sue osservanze religiose, come il Sabbath. Ciò che si può invece dubitare è se la "Torah dal Cielo" come tale contribuisca al valore estetico dell'ebraismo. Probabilmente no — Mi commuovo per la musica di [[w:Preghiera ebraica|Kol Nidrei]] o per la bellezza del [[w:Pesach#Il Seder|Seder di Pesach]] indipendentemente dalla mia posizione dottrinale. Se credo o meno che la Torah venga dal Cielo sembra non far differenza; l'apprezzamento estetico dipende dalla sospensione piuttosto che dall'approvazione di un giudizio dottrinale. D'altra parte, grande unificazione genera il proprio tipo di bellezza; come c'è soddisfazione estetica in una teoria matematica che riunisce diverse osservazioni in un'unità elegante, così c'è soddisfazione estetica nel riunire insieme la moltitudine di testi, insegnamenti e storie della tradizione nella grandiosa visione di Dio che rivela la suaSua Torah a Israele nel Sinai.
 
'''7. Verità psicologica e sociale'''. "Torah dal Cielo" sicuramente dà una soddisfazione emotiva a molte persone. Li allevia dalla preoccupazione per problemi del tipo di cui ci siamo occupati in questo libro e li fa sentire "fedeli alla fede dei loro antenati", che "hanno fatto la cosa giusta". "Torah dal Cielo" punta ad un'origine divina che proclama la grande profondità spirituale delle nostre tradizioni, anche di quelle che a prima vista sembrano superficiali, erronee, o immorali; asserisce che una saggezza infinita sta alla loro base e ci esorta a ricercarla strenuamente e quando l'abbiamo trovata esclamare stupiti Aaaaah! Ma non sempre scopriamo saggezza infinita, anzi spesso inciampiamo su asserzioni che ci confondono o disturbano le nostre emozioni piuttosto che accrescerle.
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[[Categoria:Torah per sempre|Cosa è la verità]]