Torah per sempre/Cosa è la verità: differenze tra le versioni

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==Teologia narrativa==
L'interpretazione mitica della "Torah dal Cielo" è un tipo di "narrazione teologica", per usare un termine alla moda nei circoli cristiani "post-liberali"? Ovviamente, le "narrazioni" centrali dell'ebraismo escludono alcune di quelle che i cristiani considerano importanti, specificamente quelle che riguardano Gesù; né gli ebrei leggono la Scrittura primariamente come storia di salvezza. D'altra parte, non c'è dubbio che le storie bibliche, interpetate correttamente, sono una fonte di autocomprensione ebraica e sono ampiamente complementate da una vasta tradizione narrativa. Il Talmud ha una teologia "proposizionale" molto limitata, preferendo trasmettere verità religiose in forma di storie; inoltre si riscontra poca di quella che può essere descritta come "teologia sistematica" nelle fonti ebraiche tra Filone (a cui la teologia cristiana deve molto) e la filosofia religiosa del Medioevo.
 
Sottolineare la funzione mitica di ''Torah min hashamayim'' è veramente un "approccio alla teologia che trova riscontro nelle storie" e in questo rispetto non è cosa nuova per l'ebraismo. Tuttavia, non dobbiamo confondere la ''storia'' della rivelazione ("Torah dal Cielo") col ''contenuto'' della rivelazione. Narrare la storia della "Torah dal Cielo" non comporta importanza salvifica per gli ebrei nel modo in cui raccontare la storia di Gesù comporta importanza salvifica per i cristiani; nessuno viene "salvato" dal credere nella storia di "Torah dal Cielo". Al contrario, la storia fornisce semplicemente un contesto per il ''contenuto'' della Torah, che siano i comandamenti, l'Halakhah, il monoteismo etico, o ciò che si consideri essere la vera essenza dell'ebraismo.
 
==''Conclusione''. Torah e mito delle origini==