Torah per sempre/Cosa è la verità: differenze tra le versioni

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Le persone ripetono atti rituali mentre allo stesso tempo ammettono di non essere razionali; fare di nuovo ciò che si è ''sempre'' fatto offre stabilità emotiva in un mondo instabile. L'istinto di cercare l'approvazione del gruppo, di copiare ciò che fa il gruppo e ripeterlo senza domandarsene la razionalità, è profondamente radicato sebbene spesso errato.
 
[[File:Thomas Keene in Macbeth 1884 Wikipedia crop.png|190px170px|left|Una locandina del "Macbeth" per la produzione americana del dramma nel 1884]] '''8. Verità mitologica'''. Storie, poemi e altri artefatti letterari sono descritti come "veri" o anche "molto veri" se trasmettono una comprensione della natura umana, del modo in cui gruppi di persone vogliono rappresentarsi collettivamente, o dell'universo, sebbene diremmo "La storia trasmette verità" oppure "Quanto è vero!" piuttosto che "La storia è vera". ''[[w:Macbeth|Macbeth]]'' di [[w:William Shakespeare|Shakespeare]] non riporta accuratamente la prima storia della Scozia, e di certo si perderebbe il senso di questo dramma se lo si considerasse solo come informazione sulla storia della Scozia; la sua forza drammatica ed il suo scopo stanno in ciò che ci dice della natura umana, dell'ambizione, dell'autoinganno e della coscienza. Se una storia viene riportata come "mito", molti arriveranno alla conclusione che sia falsa e non degna di considerazione, ma commetterebbero un grave errore. Quello che richiediamo da un mito non è l'accuratezza storica (sebbene potrebbe in realtà essere esatto storicamente), bensì l'abilità di articolare la situazione umana. Una storia può essere sia ''mythos'' sia ''logos'', sia mito sia fatto storico o scientifico; i due sono indipendenti ma interamente compatibili. La storia è sempre la storia, ma una storia non è sempre Storia.
 
==Consistenza e "duplice verità"==