Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-Armi: differenze tra le versioni

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Il missile Crotale è usato anche dalle navi, costituendo la principale difesa ravvicinata nella MN. Il missile è presente con una istallazioneinstallazione ottupla, con un radar di tiro e sistema di inseguimento missile con camera infrarossa al centro della stessa, tra i 2 gruppi di lanciamissili. Nel modello base un operatore controlla il sistema in un locale con una consolle e un elaboratore di bordo.
 
Dopo l’aggancio da parte dei radar della nave di un bersaglio aereo viene passata l’informazione all’apparato radar-ottica della torretta. La guida avviene lanciando il missile verso il bersaglio e correggendone la rotta. A pelo d’acqua viene utilizzata la tecnica differenziale IR, basata sulla misurazione dello scarto angolare tra la posizione del missile e quella del bersaglio. La detonazione come al solito, avviene per spoletta di prossimità, con una mezza dozzina di kg di esplosivo, e un sistema di ritardo a tempo che permette di concentrare le schegge sulla parte più vulnerabile del bersaglio, i fianchi.
[[File:Motte-Picquet-Crotal.jpg|300px|right]]
Le installazioni sono la ottupla basica 8S, poi le più compatte 8MS e 4MS, con 8 e 4 missili pronti al lancio. La leggerezza dell’istallazionedell’installazione permette a navi di 500 t di portare questi missili, che sono capaci di intercettare bersagli tra i 4 e i 5000 m con buone possibilità di colpire anche missili antinave a volo radente, sebbene non siano noti esperimenti contro gli Exocet. Da notare che la portata antimissile è non molto diversa da quella che ha tipicamente il missile britannico Sea Wolf, ovvero 6,5 km contro bersagli a pelo d’acqua, praticamente la metà di quella massima. Esiste anche una modalità antinave, sia pure secondaria, ma pur sempre utile. Le prestazioni complessive del Crotale, pur essendo piuttosto piccolo (il peso è paragonabile a quello del Magic o del Sidewinder) sono molto buone, con una portata paragonabile a quella del più grosso SA-N-4 Gecko, e non molto distante rispetto a Sea Sparrow e Aspide.
Lo hanno comprato almeno 6 Paesi di 4 continenti, come Cile, Libia, Egitto. Ma il cliente più importante è stata l’Aeronautica Francese, che ha ordinato non meno di 80 unità di fuoco Crotale (20 batterie), per la protezione delle installazioni fisse.
 
La Marina Francese, come anche quella saudita, ha adottato invece il Crotale Navale, con in genere, un'istallazioneinstallazione ottupla per nave, eccezionalmente 2 (Portaerei Foch), e 26 missili. Tra le navi dotate di questo sistema, le fregate Gorge Leguyes, e le Medina saudite.
 
Il missile non è stato impiegato in guerra, almeno ufficialmente. Se vi erano missili di questo tipo a difendere Tripoli e Bengasi (cosa verosimile) essi sono forse entrati in azione nel 1986 contro aerei americani. Tuttavia, risulta che qualche unità sia servita agli iraniani per imbastire una produzione della loro versione nazionale, e tali sistemi sarebbero stati presi agli iracheni durante la guerra. Sta di fatto che esiste un missile chiamato Shshab Thaqeb, collegato al radar Skyguard e con prestazioni leggermente superiori (750 m.sec, 12 km gittata max, 5,5 km quota). È più probabile, visto che non risultano Crotale esportati agli Irakeni, che i missili campione li abbiano forniti i Cinesi, che invece di sicuro ne hanno ottenuti un certo numero. Infatti ne producono alcuni tipi chiamati HY-7/FM-80 o anche per l'export, FM-90. Uno di questi sistemi è presente sul caccia LUHAI, sia pure in attesa di sostituirlo con qualcosa di più prestante.
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La velocità di intervento e la manovrabilità sono quindi molto superiori rispetto ai tipi di missile Roland e Crotale/Shanine, e in attesa dell’ASTER 15 si tratta di un aggiornamento molto efficiente dei sistemi Roland/Crotale basici, con possibilità di successo, contro bersagli ad alte prestazioni, molto superiori rispetto al tipo precedente.
 
Il nuovo missile ha equipaggiato le 5 Lafayette francesi, ha ottenuto successi anche con istallazioniinstallazioni terrestri come quelle basata su veicoli XA-181, senza tuttavia equivalere appieno il successo del Crotale di prima generazione. Oramai il tempo in cui si pensava a sistemi di difesa aerea a corto raggio è passato: adesso, in pratica, non esiste quasi più l'esigenza di sistemi che non siano o portatili, oppure a lungo raggio e possibilmente ATBM. In tal senso i sistemi a corto raggio ma pur sempre costosi come questo hanno senso ancora solo nel settore navale, piuttosto che in quello terrestre, anche perché le Forze aeree NATO sono oramai in grado di assicurare la superiorità aerea senza problemi. La radiazione di HAWK e Chaparall dall'US Army, ritenendo solo Stinger e Patriot è illuminante in tal senso. Questo senza nulla togliere alla tecnologia e all'efficienza di questi sistemi a corto raggio, che peraltro, storicamente, non hanno mai avuto molto successo in termini di aerei nemici abbattuti.
 
*Dimensioni e peso: lunghezza missile 2,93 m, diametro 150 mm, apertura alare 54 cm; peso missile 85 kg
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