Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Kenya: differenze tra le versioni

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Il Kenya, famoso per i suoi grandi parchi naturali e la ricchezza della fauna, passò sotto il protettorato inglese nel 1890 e divenne una colonia nel 1920, come British East Africa. Ma presto vi furono movimenti di ribellione anti-colonialisti, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, e specialmente con la rivolta dei Mau Mau, che comportò molte vittime anche civili, iniziata nel 1952 e finita nel 1956 efficacemente repressa dai britannici e dalle tribù alleate come i Masai. Il Kenya divenne una nazione indipendente il 12 dicembre 1963, con il primo presidente Jomo Kenyatta, una repubblica con una sola camera del parlamento, ma il Kenya Africa National Party era l'unico partito autorizzato e così le libertà civili venivano messe sotto pressione, perseguitando gli altri movimenti politici.
 
I primi anni non erano stati quindi un periodo felice, anche per le dispute di confine con la Somalia, che finirono per portare anche a scontri di confine nel '63 e nel '68. Peggio ancora, nel '69 Tom Mboya, che era un leader politico importante, forse il successore di Kenyatta, fu assassinato. Subito vi furono moti di piazza e disordini, per giunta anche la Tanzania e l'Uganda non erano in amicizia con il Kenya, specie dopo che questa aveva dato rifugio a seguaci di Idi Amin, l'ex-presidente dell'Uganda. Per giunta, arrivò anche una dura siccità nei primi anni '70. Kenyatta morì infine nel 1978, e il successore fu Daniel Arap Moi, che cercò di 'africanizzare' le industrie chiave riducendo l'influenza estera, ma non concedendo riforme realmente democratiche, anzi sopprimendo i movimenti dissidenti. Solo nel 1992, dopo 30 anni dall'indipendenza, vennero tenute se non altro elezioni multipartitiche, ma Moi venne rieletto. Anche qui, però, le accuse furono precise: si trattava di elezioni truccate. Nonostante tutto, venne rieletto anche nel 1997. Nel frattempo l'economia Kenyotakeniota stava declinando durante tutti gli anni '90, a causa della corruzione e del distruggersi delle infrastrutture che almeno i colonialisti britannici avevano costruito. Nel frattempo, ricominciarono i guai naturali, con alluvioni, epidemie, e scontri etnici tra i Kikuyu (già protagonisti della rivolta Mau mau) e i Kalenjin nella Rift Valley. Come si sa, anche ultimamente, con le nuove elezioni, vi sono stati problemi molto gravi, che hanno rischiato di far cadere il Kenya nella guerra civile.