Torah per sempre/Divisi da una Scrittura comune: differenze tra le versioni

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ArtScroll dichiara solennemente: "L'uomo occidentale differenzia tra Chiesa e Stato; la Torah non conosce tale distinzione. Al contrario... la santità deriva da rapporti d'affari halakhicamente corretti così come da devozione in materia di culto." ma la Torah sicuramente ''conosce'' la distinzione tra chiesa e stato, come si può vedere dalla sua rigorosa separazione tra poteri del re e poteri dei sacerdoti; poi se "uomo occidentale" si riferisce ai cristiani, questi certamente sarebbero d'accordo che la santità "deriva da rapporti d'affari corretti così come da devozione in materia di culto" e che i "valori cristiani" debbano influenzare la politica dello stato; non è un punto di vista su cui l'ebraismo abbia il monopolio.
 
Nel complesso, tuttavia, ArtScroll interpreta il testo di Esodo 21-23 in linea con il sistema talmudico della legge civile e penale e in ciò eccelle. Le contraddizioni tra Esodo e Deuteronomio vengono abilmente risolte secondo la tradizione rabbinica come viene espressa nel Talmud e nei midrashim halakhici, per esempio assegnando alcuni versetti sulla schiavitù allo schiavo pagano e altri allo schiavo israelita; un insieme completo di principi che governano i depositari è derivato da alcuni casi di Esodo {{passo biblico|Es|22}} e le leggi di compensazione per ingiuria sono estratte da appositi versetti.
 
Un aspetto piuttosto inquietante della serie di commentari è la sua visione basilare del mondo di Israele rispetto a quello delle Nazioni. Tale visione è spesso totalmente separata dalla realtà, come nell'introduzione del commentario a [[w:Libro di Ester|Ester]], dove viene offerta una descrizione dei capi delle nazioni in solenne conclave a dibattere la corretta interpretazione e l'imminente adempimento delle profezie di Geremia. Nosson Scherman, nela sua "Panoramica" su Ester, ammonsce solennemente: "La maggioranza di noi è stata indottrinata da una versione della storia non-ebraica, anti-Torah." La storia autentica del periodo (continua Scherman) ci narra che "Per più di una generazione, la profezia di Geremia ossessionò monarchi e consiglieri... Belshazzar, nipote e successore al trono di Nebuchadnezzar, passò giorni di trepidazione." E continua così per diversi paragrafi, supportandosi con "informazioni" storiche palesemente false, come la notizia che Nebuchadnezzar fondò "l'allora corrente [[w:Impero Neo-Babilonese|Impero Babilonese]]... nell'anno 3318 (442 p.e.v.)".<ref>Zlotowitz (cur.), ''The Megillah'', pagg. xx-xxiv.</ref> Notizia sorprendente, visto che la data fattualmente comprovata della morte di Nebuchadnezzar II è il 562/1 p.e.v., ben 120 anni prima della presupposta (ma erronea) data della fondazione della nuova Babilonia, lasciando da parte il fatto che suo padre Nabopolassar cominciò a ricostruire Babilonia, ma ciò è la conseguenza inevitabile dell'opinione paranoica di ArtScroll che qualsiasi testimonianza che non provenga da fonti rabbiniche approvate sia anti-ebraica e falsa.
 
I commentari di ArtScroll forniscono una massa di informazioni non solo dal midrash classico e da commentari medievali tradizionali, ma anche da commentari ortodossi più recenti, spesso non registrati precedentemente, non ultimi quelli di ''[[w:Posek|posekim]]'' (autorità halakhiche) del ventesimo secolo e di notabili delle yeshivah; Mendelssohn, Hertz, S. D. Luzzatto e altri commentatori ebraici che ArtScroll considera "non kosher" sono puntualmente ignorati. Le informazioni sono disponibili, ma manca il giudizio. "Una piccola conoscenza è una cosa pericolosa", ma una grande conoscenza è ancor più pericolosa se non si unisce ad una capacità di giudizio. Il lettore deve costantemente stare in guardia contro una selezione e lettura tendenziosa delle fonti...
 
==Torah Conservatrice==