Guida maimonidea/Divinità e aristotelismo: differenze tra le versioni

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Maimonide pensava che le idee sostenute da Aristotele circa il moto delle sfere, e dalle quali otteneva la convinzione dell'esistenza di esseri razionali immateriali, fossero molto vicine alla verità, sebbene fossero solo asserzioni per le quali non esisteva ancora un'evidenza valida. Maimonide considerava queste idee più metodiche e meno aperte a contestazioni di altre affermazioni di pensiero. Inoltre, erano in accordo con le Scritture ed i [[w:Midrash|Midrashim]] (''Ibid.'' II, 4). I suoi ragionamenti in merito erano i seguenti:<ref name="MNII">Estratto in sintesi e parafrasi da ''Moreh Nevukhim'' II, 4, 11-13, 15-19.</ref> è chiaro che ciascuna sfera possiede veramente un'anima. Ma chiunque senta ciò per la prima volta avrà difficoltà a comprendere, o semplicemente rifiuterà di comprendere. Perché? Perché quando sente la parola "anima", si immaginerà che la sfera abbia un'anima come un uomo o un asino o un toro. Tuttavia, il significato è questo: l'orbitare della sfera implica che ha un principio a causa del quale essa si muove — e tale principio è, senza dubbio, un'anima. Vero, il moto circolare avviene a causa di una condizione che le richiede di muoversi in tal maniera. Però questa condizione non sarebbe presente nella sfera se non ci fosse una ragione che la occupasse. Ma non tutto ciò che ha una ragione, per cui concepisce qualcosa, e che ha un'anima, per cui si muove, in realtà si muove quando concepisce qualcosa; poiché la sola concezione non provoca moto. Se qualcuno concepisce molte cose e può muoversi verso di esse, ciò nondimeno non si muoverà verso di esse a meno che un desiderio impellente per le cose concepite non insorga in lui. Si muoverà solo per raggiungere ciò che ha concepito. La sfera desidera l'oggetto del suo amore, che è Dio. Dio, il motore immobile, muove le sfere in quanto le sfere aspirano a diventare simili a ciò che son venute a conoscere: cioè l'essere concepito che è completamente immateriale e in cui non c'è assolutamente nessun cambiamento né generazione di condizione, e da cui emana sempre il bene.<ref name="MNII"/><ref name="Ravi"/>
 
Il fatto che le stelle differiscano l'una dall'altra in velocità e lentezza di moto cokme anche in direzione, è prova che ci sono molte sfere. Ci sono probabilmente tanti esseri razionali immateriali quante sono le sfere. Ogni sfera anela all'essere razionale che è la sua causa e determina il suo moto. Esistono nove sfere, cioè: la sfera senza stelle che circonda il cosmo, la sfera delle stelle fisse, e le sfere dei sette pianeti. Ogni sfera ha il suo spirito di sfera, un essere razionale, dal quale emana, e che desidera e cerca di raggiungere, che la presiede e la muove. Il decimo essere razionale è l'"intelletto attivo". La sua relazione col nostro mondo è la stessa della relazione che ogni essere razionale immateriale ha con la propria sfera. La sua esistenza è comprovata dal fatto che il nostro pensiero passa dalla semplice capacità e possibilità del pensare alla realtà, e dal fatto che anche le forme che sono meramente possibili nella materia di questo mondo possono diventare reali. Poiché tutto ciò che passa dalla possibilità sllsalla realtà deve avere qualcosa al di fuori di se stesso che lo porta alla realtà, e questo deve necessariamente essere dello stesso tipo di ciò che è portato alla realtà. Dato che il falegname non costruisce il mobile perché egli è un artigiano ma perché la forma del mobile era presente nella sua ragione. La relazione della ragione vera presente in noi (proveniente dall'emanazione dell'intelletto attivo) con l'intelletto attivo è lo stesso della relazione della ragione presente in ogni sfera (ed emanante dallo spirito che la controlla e per mezzo della quale ragione la sfera pensa e concettualizza lo spirito, aspira a divenire come esso, e si muove) con lo spirito della sfera. Il controllo di tutti gli eventi "è trasferito dall'effetto di Dio sugli esseri razionali secondo il loro ordine; da esseri razionali, alcune delle loro proprietà e quella della luce fluiscono nei corpi delle sfere", e da loro al nostro mondo crescente e decadente.<ref name="MNII"/>
 
Gli esseri razionali operano mediante l'emanazione, che è paragonabile ad una sorgente acquifera che sgorga in tutte le direzioni. L'efficacia è perenne. Il mondo si è originato attraverso un'emanazione da Dio, e tutto ciò che accade nel mondo si genera da Lui attraverso l'emanazione. Il funzionamento del mondo inferiore, il nostro mondo di crescita e corruzione, accade quindi mediante forze che emanano dalle sfere. "Quaggiù non vi è pianta o erba che non abbia una stella in Cielo, una stella che la tocca e le dice: Cresci!" Così narra una parabola talmudica.<ref name="MNII"/> Secondo l'opinione di Maimonide tutto è regolato da Dio attraverso le forze che la Bibbia chiama angeli. I filosofi parlano di esseri razionali immateriali, che la Bibbia chiama angeli. Tali esseri razionali sono intermediari tra Dio e l'Essere. Tramite loro le sfere si muovono, e questo moto è la causa di tutta la crescita e la decomposizione.<ref name="Ravi"/>