Torah per sempre/Quattro difese della Fede tradizionale: differenze tra le versioni

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==David Weiss Halivni: La Torah Maculata==
[[File:Halivni.jpg|190px|left|David Weiss Halivni]] [[:en:w:Peter W. Ochs|Peter Ochs]], nell'introdurre il volume di Halivni, lo presenta come un esercizio in "teologia postcritica", il cui scopo è di "''salvare'' i documenti fondativi, cioè leggerli in modo tale da renderli significativi e rilevanti ai giorni nostri". Questa è una benevola, anche se in qualche modo ingannevole, caratterizzazione dei tentativi dei teologi di conservare un vocabolario stabile ma assegnandogli significati differenti. Halivni vuole certamente conservare il modo tradizionale di narrare, che afferma che Dio rivelò la Torah a Mosè sul Monte Sinai, ma la sua accettazione della critica storica testuale significa che non sta usando le parole con lo stesso significato che avevano nella tradizione. Far ciò è legittimo, ma deve essere reso chiaro che ciò è quello che sta facendo, invece di confermare la lettura tradizionale.
[[File:Halivni.jpg|190px|left|David Weiss Halivni]]
 
Potrebbe sembrare strano che Halivni, il quale è così preoccupato delle "imperfezioni del testo ricevuto", abbia talmente poco da dire sui problemi morali che tanto disturbano Jacobs e altri, del tipo come può un testo che raccomanda il genocidio delle nazioni cananee essere considerato sacro? La sua autobiografia fornisce un indizio. In una lettera scritta prima del voto sull'ordinazione delle donne nell'ottobre 1983, Halivni commenta:
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{{q|Capisco che potrei essere accusato di disponibilità a seguire la ragione contro la tradizione, nel perseguire uno studio critico, ma di riluttanza a seguire la morale contro la tradizione... La mia sola difesa è che ho più fiducia nel nostro senso della ragione che in quella che consideriamo la morale. Considero la prima più obiettiva.<ref>Weiss Halivni, ''The Book and the Sword'', 114.</ref>}}
Ciò è sconcertante, anche perché Halivni separa così nettamente la ragione dalla morale. La sua mancanza di fiducia nel giudizio morale si origina forse dalla sua riflessione sull'apparente fallimento del ragionamento morale nell'arginare l'Olocausto? Ma sicuramente la maggioranza delle persone, incluso Halivni, sarebbe stata più disposta ad affermare, per esempio, che il genocidio è male piuttosto che asserire (prendendo un esempio di Halivni) che il testo "originale" di Esodo non diceva "occhio per occhio".<ref>Alle pagg. 7 e 8 di ''Revelation Restored'', Halivni afferma che la Torah Orale, sostituendo la compensazione pecuniaria, "ripristinò il comandamento biblico al suo stato originale".</ref> Non è facile vedere come la ragione possa dimostrare quale fosse il testo "originale" di Esodo, oppure vedere come qualsiasi argomentazione critico-testuale possa dare una maggiore certezza della certezza che abbiamo in merito ad una questione morale come il male del genocidio.
 
La questione del "testo originale" ci porta a considerare la posizione basilare di Halivni. Include quattro affermazioni:
# Dio ha rivelato una Torah perfetta: "Dio entrò nella storia umana per rivelare la sua volontà una volta per tutte — una rivelazione reale".<ref>Weiss Halivni, Revelation Restored'', 6.</ref>
# Gli Israeliti, mediante i loro peccati, la "macularono". ("Maculare" è un gergo tecnico. Halivni non spiega perché usi questo termine invece di "corrompere" o "falsificare", che è ciò che intende, e quello che i mussulmani hanno spesso asserito gli ebrei ed i cristiani abbiano fatto al testo rivelato. È una nozione seriamente scomoda.)
# [[w:Esdra|Esdra]] cercò di ripristinare il testo rivelato originale, ma non completò l'opera.
# L'opera di Esdra è continuata attraverso la tradizione rabbinica fino ai giorni nostri. Le alterazioni testuali non possono più essere effettuate, poiché il testo di Esdra è stato accettato come sacrosanto. Ma dove la tradizione rabbinica differisce radicalmente dal testo accettato, come nel caso della ''lex talionis'', abbiamo testimonianza di una "reintegrazione" del significato originale.<ref>Weiss Halivni tratta a lungo di questo nel suo ''Peshat and Derash''.</ref>
 
==Louis Jacobs: Supernaturalismo Liberale==