Torah per sempre/Critiche femministe: differenze tra le versioni

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==Parità giuridica==
Uguale agli occhi di Dio, sì; Genesi {{passo biblico|Genesi|1,27}} ritrae maschio e femmina come creazioni uguali di Dio. Ma la storia della creazione di Genesi {{passo biblico|Gen|2-3}}, con un'Eva plasmata dalla costola di Adamo e che cede alla tentazione, mostra la perdita di un ideale e pare giustificare la posizione di Eva sotto l'autorità di Adamo.
 
Anche l'uguaglianza davanti alla legge ha i suoi limiti. Sebbene le donne siano persone "uguali" nella legge penale ebraica, per ciò che riguarda le sue restrizioni e punizioni parimenti applicabili a uomini e donne, la loro testimonianza non è accettabile eccetto che in specifiche occasioni; le donne sono subordinate nella legge matrimoniale e si applicano differenze negli obblighi rituali.
 
La situazione non è rimasta completamente statica. I rabbini del periodo della Mishnah, per esempio, implementarono numerose misure per aumentare i diritti delle donne nel matrimonio e per rinforzarne la stabilità. Approvarono la ''[[w:Ketubah|ketubah]]'',<ref>La ''ketubah'' nella tard antichità era una forma standard di documento, con antecedenti babilonesi; i rabbini indicavano la loro approvazione attribuendone l'origine (TB ''Shab.'' 14''b''), o almeno le sue maggiori caratteristiche, a Simon ben Shetah (TB ''Ket.'' 82''b'').</ref> assicurando che i diritti della donna fossero garantiti durante un divorzio; per permettere di risposarsi ad una donna il cui marito era sparito, moderarono il normale requisito dei due testimoni adulti nelle procedure giudiziarie e accettarono la testimonianza di una sola donna.<ref>Mishnah ''Yev.'' 16:7; TB ''Yev.'' 88''a''.</ref> Comprensione, sì; allungare e piegare la legge, sì, fino ad un certo punto; ma uguaglianza totale, no!
 
Gli ebrei non-ortodossi in tempi recenti hanno introdotto svariate misure di parità dei sessi, come l'ordinazione di donne a rabbino e riconoscendole nel conteggio dei quorum (''[[w:Minian|minian]]'') di preghiera. Poiché non applicano il diritto civile e penale ebraico, non hanno bisogno di variare tali leggi. Certi aspetti di matrimonio, divorzio e [[w:Chi è ebreo?|stato di ebreo]] rimangono problematici; alcuni gruppi riformati riconoscono rivendicazioni di parentela ebraica da individui che hanno ebreo uno dei genitori, contrariamente al riconoscimento tradizionale solo per coloro la cui madre è ebrea. Nuove questioni sono sorte riguardo a relazioni omosessuali.<ref>Rapoport, ''Judaism and Homosexuality'', espone e conferma senza compromessi la condanna biblica e rabbinica delle pratiche omosessuali sia di uomini sia di donne, ma sostiene che "se possiamo essere gentili e comprensivi con tutti gli altri, senza tener conto di carenze religiose o morali, allora ''a fortiori'' dobbiamo adottare lo stesso comportamento verso coloro che si trovano, per esempio, ad affrontare problemi di orientamento sessuale esclusivo" (p. 120).</ref>
 
Tra gli Ortodossi, il movimento "Rosh Hodesh" (Luna Nuova) delle donne non ha fatto grandi progressi nell'ottenere che i rabbini prendano sul serio le problematiche delle donne, sebbene diversi rabbini ortodossi abbiano incoraggiato iniziative educative per donne,<ref>Un solido supporto basato sull'Halakhah a favore dell'istruzione delle donne nella Torah si trova nel ''responsum'' di apertura in Henkin, ''Responsa on Contemporary Jewish Women's Issues''.</ref> e alcuni abbiano permesso di malavoglia funzioni religiose solo per donne. Istituzioni di tipo yeshivah per donne sono esistite a Israele e negli Stati Uniti fino dagli anni 1980 e sembra inevitabile che una più profonda competenza nell'Halakhah da parte delle donne condurrà a richieste di un ruolo pubblico più attivo.<ref>Il potenziale rivoluzionario di apprendimento da parte delle donne ortodosse viene esaminato da El-Or, ''Next Year I Will Know More''.</ref> L'"ordinazione privata" di "Reb"<ref>Il suo titolo "ufficiale" è ''mashpiah ruḥanit'', appross. "guida spirituale". L'uso costante di virgolette in qusto paragrafo indica la mancanza di un riconoscimento generale.</ref> [[:en:w:Mimi Feigelsohn|Mimi Feigelson]] nel 1994 da parte di Rabbi [[:en:w:Shlomo Carlebach (musician)|Shlomo Carlebach]] non ha fatto grande notizia. Rimane da vedere se l'azione ben più pubblica di Rabbi [[:en:w:Avi Weiss|Avi Weiss]], che nel marzo 2009 presso l'Istituto Ebraico di Riverdale (New York) conferì a [[:en:w:Sara Hurwitz|Sara Hurwitz]] un tipo di ordinazione molto vicino al titolo di "rabbino",<ref>Nel 2009 Weiss ordinò Sara Hurwitz come rabbino, conferendole il titolo "Maharat". Prima donna ortodossa ordinata formalmente. Nel febbraio 2010 Weiss annunciò che Hurwitz da quel momento in poi sarebbe stata conosciuta col titolo di "Rabba". Tale fatto ha sollevato una marea di critiche nel mondo ortodosso. Cfr. Jonathan Mark, "Agudah: Avi Weiss Shul Not Orthodox", ''The Jewish Week'', 9 marzo 2010.</ref> avrà un più forte impatto nell'ambito della comunità ortodossa generale; la prova reale non è tanto il titolo quanto se le congregazioni ortodosse accetteranno le donne come rabbini autorevoli, non soltanto come educatrici e "consulenti". Altre donne che hanno ricevuto l'ordinazione ortodossa includono Haviva Ner-David (da parte di Rabbi Arie Strikovsky) e Evelyn Goodman-Tau (da parte di Rabbi Jonathan Chipman).<ref>La Chiesa cattolica non ha per ora mai preso in considerazione il ruolo delle donne come "[[w:Sacerdote (cattolicesimo)|sacerdote]]" in tutte le sue funzioni e sacramenti.</ref>
 
Nonostante le iniziative di Carlebach, Weiss e altri, la posizione più comune tra i rabbini ortodossi rimane quella articolata da Rabbi [[w:Moshe Feinstein|Moshe Feinstein]] (1895-1986), che insistette che non dovesse essere permessa nessuna deviazione dall'Halakhah tradizionale, poiché questo avrebbe compromesso la fede nella validità eterna della Torah rivelata da Dio tramite Mosè nei più piccoli particolari. La Tora, sosteneva Feinstein, riconosce la pari ''santità'' delle donne con gli uomini – una donna profetessa, per esempio, riscuote lo stesso rispetto di un uomo – mentre esenta le donne da certi doveri più pesanti onde permettere loro di affrontare meglio il sacro compito di partorire e allevare figli per la Torah e le ''mitzvot''.<ref>Feinstein, ''Igerot mosheh'', "Oraḥ ḥayim" 4:49; vol. vi, p. 80. Il responsum è datato 18 Elul 5736 (13 sett. 1976).</ref> In linea con questa posizione, nell'aprile 2010 il Rabbinical Council of America rigettò l'iniziativa di Weiss, decidendo che le donne non potevano funzionare in nessun modo come rabbini, indipendentemente dal titolo.
 
==Necessità di cambiamento==