Guida alle costellazioni/Il polo nord celeste/Giraffa: differenze tra le versioni

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Un altro oggetto facile da osservare è '''Stock 23''', un raggruppamento stellare dalla natura ambigua. Può essere individuato con relativa facilità, grazie alla presenza delle due stelle HD 21291 e HD 21389, entrambe di magnitudine 4, che costituiscono una delle zampe della Giraffa; in particolare, l'ammasso si trova 1,5° a est della prima, sul confine con Cassiopea. Le sue componenti principali sono di magnitudine 7 e 8 e sono chiaramente risolvibili anche con un binocolo 10x50 sotto buone condizioni osservative; un telescopio da 80-100mm di apertura può permettere le migliori osservazioni, date le dimensioni dell'oggetto e la distanza che intercorre fra le sue componenti. Con strumenti di diametro maggiore e lunghe focali si perde facilmente la visione d'insieme e le sue componenti appaiono troppo disperse. Stock 23 è un ammasso sparso e poco popolato, la cui natura di oggetto reale è messa in dubbio; la sua distanza è stata stimata in alcuni studi attorno ai 1240 anni luce. Gli studi fotometrici condotti sulle sue stelle farebbero tuttavia ritenere che si possa trattare più che altro di un asterismo, le cui componenti non sarebbero quindi fisicamente legate fra loro ma si troverebbero a diverse distanze. Alcune delle stelle delineanti l'ammasso sono doppie; la più cospicua è nota come Struve 362 ed è formata da due stelle biancastre di magnitudine 8,27 e 8,31, separate da 7". Una seconda doppia fisica è costituita da una stella azzurra di magnitudine 8,05 con una compagna di 11,82, separata da 17"; questa coppia è stata riconosciuta come fisicamente legata soltanto nel 2012 da un astrofilo italiano ed è catalogata come BGO 1: si tratta di un ottimo esempio di come gli appassionati possano effettivamente contribuire attivamente alla ricerca astronomica.
 
La parte meridionale della Giraffa è interessata da un vasto complesso di nubi molecolari non illuminate, responsabili del forte oscuramento di questa regione del piano della Via Lattea; la distanza di queste nubi è stimata sui 3300 anni luce e non sono stati oggetto di particolari studi fino alla fine del Novecento, quando vennero condotti alcuni monitoraggi sulle regioni oscure che celano la Via Lattea in questo tratto; negli anni novanta si è scoperto che sono qui attivi dei fenomeni di formazione stellare, come testimoniato dalla presenza di un gran numero di oggetti stellari giovani e dell'associazione OB catalogata come Camelopardalis OB1, composta da alcune stelle brillanti di classe spettrale O e B, più diverse decine di stelle di classe A. Alcune di queste stelle giovani illuminano grandi banchi di polveri interstellari e gas neutro, rendendoli visibili come '''''nebulose''''' a riflessione: fra questi spiccano '''vdB 14''' e '''vdB 15''', associate rispettivamente alle stelle HD 21291, di magnitudine 4,29, e HD 21389, di magnitudine 4,55. Entrambe le nebulose sono facilmente osservabili con difficoltà con strumenti da 200mm200-250mm di apertura ema sono molto ben evidenti nelle fotografie a lunga posa.
 
Le polveri oscuranti rendono difficoltosa anche l'osservazione delle '''''galassie''''', al punto che alcune di esse, anche a causa dello scarso interesse dedicato a quest'area di cielo fino al XX secolo, sono state scoperte sono in epoche relativamente recenti. Fra queste la più importante è senza dubbio '''NGC 2403''', nota anche con la sigla C7, una grande galassia a spirale la cui distanza, stimata attorno agli 8 milioni di anni luce appena, la rende una delle più vicine al Gruppo Locale. Si individua in un'area povera di stelle brillanti e se la notte è particolarmente adatta e limpida si può scorgere anche con un semplice binocolo 10x50, dove si presenta come una piccola macchia chiara. Già un telescopio di piccolo diametro consente di distinguere la regione del nucleo dalle aree esterne. Sui suoi bracci si trova un gran numero di regioni di idrogeno ionizzato nei quali sono in formazione numerose stelle di grande massa; da notare che anche il suo nucleo contiene diverse nebulose, fenomeno abbastanza raro di norma nelle regioni centrali delle galassie.