Storia della letteratura italiana/Francesco Petrarca: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:05, 9 ott 2006

Francesco Petrarca è il primo scrittore italiano consapevole del proprio ruolo, nonchè prototipo di umanista: grande importanza ha infatti il suo rapporto con i classici, precursore dell'attività filologica che caratterizzerà successivamente l'umanesimo.

Importante è anche la rivendicazione da parte sua della dignità di poesia e letteratura, che egli considerava pari a quella di discipline come matematica e medicina, scontrandosi di conseguenza con gli esponenti della filosofia aristotelica e della medicina.

Le sue opere sono prevalentemente scritte in latino, mentre il volgare, che per la sua giovane età non può vantare i consolidati canoni di espressione erudita che il latino invece ha ereditato da scrittori come Cicerone e Virgilio, è usato con meno spontaneità ed estrema cautela.

Il poeta nacque ad Arezzo il 20 Luglio 1304. In Francia, dove si trasferisce con la famiglia nel 1312, inizia gli studi di diritto civile (1316), che completa alla prestigiosa università di Bologna nel 1320.

Il 6 Aprile 1327 (a sua detta) incontra Laura, che amerà per tutta la vita. Tre anni dopo, per ovviare alle proprie esigenze intellettuali ed economiche, prende gli ordini minori; al servizio della famiglia Colonna compie diversi viaggi in Europa, per poi tornare in Italia (Valchiusa), dove scrive l' Africa e il De viris illustribus, che gli frutteranno l'incoronazione poetica a Roma nel 1340.

Il 6 Aprile 1348 (sempre secondo il poeta) Laura muore di peste.

Muore ad Arquà il 19 Luglio 1374.

Le opere

L'epistolario

Galvanizzato dal reperimento delle Lettere ad Attico di Cicerone nella cattedrale di Verona (1345), ma ispirandosi anche a Seneca, anche Petrarca decide di raccontare la sua vicenda autobiografica in un epistolario. Ivi ordina e cataloga lettere tutte scritte in latino e di dubbia attendibilità storico-cronologica in diverse raccolte:

  • Familiares: trattasi di 350 lettere raccolte in 24 libri subito dopo la scoperta delle Lettere ad Attico.
  • Seniles: 128 lettere in 18 libri la cui stesura è collocata tra il 1361 e il 1366. Spicca per importanza la Posteritati, il cui intento è dare un'immagine esemplare del poeta senza dare troppo peso alla distinzione tra vero e falso.
  • Variae: lettere escluse dalle altre due raccolte.

In parte deluso da Cicerone per via della sincerità con cui egli nelle epistole mette a nudo anche le sue debolezze, Petrarca non ripeterà lo stesso errore, ritoccando la realtà in base alle sue esigenze espressive nei confronti del prossimo...

Secretum

Maggiore adesione al reale si può invece trovare nel Secretum (De secreto conflictu curarum mearum), una sorta di diario personale e segreto, appunto, in latino al quale Petrarca affida la sua fragilità ed i suoi più intimi tormenti sotto forma di dialogo tra lui e S. Agostino, autore delle Confessioni ispiratrici del libello. Traspare comunque l'almeno parziale riluttanza del poeta a considerarsi unico destinatario dell'opera, ad esempio per il fatto che l'autore opera anche nel Secretum una delle sue frequenti correzioni cronologiche datandolo al 1342-43 a fronte di una stesura postuma di cinque anni.

Il Canzoniere

Ma la sua opera di maggior rilievo è il Canzoniere, una raccolta di 365 rime più un sonetto proemiale divise in vita e in morte di Laura.

Le tematiche principali sono l'amore per Laura, che divide il poeta tra la passione non corrisposta e la dedizione a Dio, la precarietà della vita, silla quale riflette in seguito alla morte della donna, nonchè il rapporto col tempo e col paesaggio, in cui luoghi fisici tendono a sconfinare nella fantasia letteraria diventando tòpoi; senza trascurare la politica, specialmente per quanto riguarda la denuncia verso l'immoralità della chiesa.