Torah per sempre/Ricostruzioni non-ortodosse: differenze tra le versioni

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[[File:Reading the Torah (7946234146).jpg|left|300px|Tre uomini davanti all'Arca della Torah, il rabbino che punta lo yad sul testo - stampa su carta in rilievo, primi XX sec. (Yeshiva University Museum)]]
Jeffrey Blutinger ha descritto l'origine del termine "Ortodosso" come la designazione di una denominazione ebraica.<ref>Blutinger, "'So-Called Orthodoxy'"; ivi i riferimenti particolareggiati. Blutinger non fa riferimento al politico franco-ebreo nato a Londra Abraham Furtado (1756-1816), a cui convenzionalmente viene attribuito l'avere introdotto "ortodosso" in contesto ebraico, nel corso di dibattiti nel 1806/7 causati dalle proposte di Napoleone per l'emancipazione degli ebrei. Vedi anche Kochan, ''Making a Western Jewry'', 300-8.</ref> L'equivalente tedesco, ''rechtglaubig'', era stato usato dai Luterani per riferirsi a quei cristiani "giusti-credenti" che accettavano le dottrine del Riformatore. Moses Mendelssohn, in una lettera scritta a Lessing nel 1755, è il primo ebreo noto per avere usato il termine in un contesto ebraico, quando espresse dubbi se il Dott. Baumgarten di Frankfurt fosse "veramente ortodosso o solo lo pretende"; "ortodosso" per Mendelssohn e per altri personaggi illuministi tedeschi, non era un'etichetta confessionale, ma significava "sostenere le credenze tradizionali e quindi opporsi all'Illuminismo". Salomon Maimon, nell'autobiografia pubblicata nel 1792, parimenti caratterizzò come "ortodossi" i rabbini che rifiutavano le idee illuministe; Saul Aschjer (1767-1822), che pubblicò il suo ''Leviathan'' lo stesso anno, suggerì che "ortodosso" riguardava la pratica tanto quanto la fede, sebbene non pensasse ancora in termini confessionali.
 
Quando emerse in Germania un movimento ufficiale di Riforma nei primi del 1800, "ortodosso" si diffuse come un'etichetta per coloro che resistevano al cambiamento nella ''pratica'', non solo nella fede, dell'ebraismo. Nel 1980 Michael Meyer pubblicò un manoscritto anonimo, molto probabilmente opera di un amico di Maimon, Sabbatja Joseph Wolff (1757-1832);<ref>Meyer, "The Orthodox and the Enlightened". Il testo originale tedesco, con le note di Meyer, viene riprodotto alle pagg. 111-30, con un esemplare facsimile a fronte p. 116.</ref> l'autore, che iniziò a scrivere nel 1812, tentava di persuadere le autorità prussiane a permettere innovazioni nell'organizzazione religiosa ebraica e rese perfettamente chiaro che "ortodosso" e "eterodosso" includevano differenze in preghiere e cerimonie, nonché comportamenti verso l'illuminismo.
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==Moses Mendelssohn: Legislazione Rivelata==