Guida maimonidea/Egitto: Alessandria e Fustat: differenze tra le versioni

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Nelle società patriarcali del Medioevo, i nomi delle donne non vengono citate nelle genealogie famigliari, e le loro biografie vengono dimenticate dalla memoria collettiva, che si focalizza sugli eroi maschili. La moglie di Maimonide quindi, come sua madre, è praticamente sconosciuta ed anche il suo nome non viene menzionato. Si sa comunque che la sua famiglia era stimata ed influente nella comunità ebraica egiziana e presso la corte del sovrano mussulmano. Il nome ebraico del padre di lei era Mishael Halevi ben Isaiah.<ref name="Melamed"/>
 
Un frammento della Geniza contiene un elenco genealogico del suocero di Maimonide; descrive un lignaggio perticolarmenteparticolarmente nobile, comprendente quattordici generazioni di una famiglia preminente in Terra d'Israele ed in Egitto dalla parte della madre, e sei generazioni di saggi, medici e funzionari governativi dalla parte del padre. In vari punti dell'albero genealogico si trova un titolo significativo che implica molto della direzione spirituale della famiglia: "Rabbeinu Isaiah, capo dell'ordine, leader dei devoti (''[[w:chassidim|chassidim]]'') e degli uomini del compimento, ed il suo amato [figlio] Daniel, gloria dei devoti, ed il suo amato [figlio] Isaiah, possessione preziosa dei devoti e suo fratello Daniel, il pio e amato [figlio] Isaiah il devoto." La ripetizione del qualificativo "devoto/pio" è rara nelle liste genealogiche, ed indica una tradizione distintiva nell'ambito famigliare. Può essere che tale tradizione di pietismo nella famiglia materna influenzasse Abraham, ed egli infine divenne il portavoce e la guida di una corrente di Ebraismo con tendenze pietiste nello spirito del misticismo mussulmano sufi.<ref name="Halbertal3"/>
 
Una delle sorelle di Maimonide si sposò con Uzziel, noto come Abu al-Ma`ali, un funzionario importante della corte del Sultano e segretario della madre di al-Afdal, il figlio di [[w:Saladino|Saladino]]. Si conosce notizia di quel matrimonio tramite gli scritti dello storiografo arabo Ibn al-Qifti, che fornisce i seguenti dettagli su Maimonide: "Ed egli [Maimonide] in Egigtto sposò la figlia di un funzionario ebreo; egli [Uzziel] era noto come Abu al-Ma`ali... Abu al-Ma`ali sposò la sorella di Moses [Maimonide] ed ebbe figli da lei, tra cui il saggio medico Abu al-Riḍa." In una delle sue lettere, Maimonide fa riferimento al nipote Abu al-Riḍa come membro di famiglia. I matrimoni, naturalmente, hanno significato politico ed economico; per un immigrato — seppur di vasta erudizione — una connessione matrimoniale con una distinta famiglia locale poteva fornire una piattaforma importante per partecipare alla vita della comunità.<ref name="Halbertal3"/>