Torah per sempre/Sui passi del Gaon: Torah unica: differenze tra le versioni

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La sua reputazione è dovuta al suo ''Torah temimah'', un commentario popolare del Pentateuco, pubblicato per la prima volta nel 1902. O. Feuchtwanger scrisse in merito:
{{q|Il Torah Temimah è il primo tentativo di portare la Legge Scritta e quella Orale insieme visivamente e di spiegare la loro interdipendenza nei termini più brevi e semplici, ma anche più convincenti. Voloshin gli aveva rivelato la crescita organica dei principi che governavano la Legge Orale dalle sfumature più sottili della Legge Scritta. Non voleva essere un dottrinario che stabilisse principi linguistici nuovi e a volte non completamente convalidati come riscontriamo negli scritti del Malbim e di S. R. Hirsch, per poter giustificare l'efficacia della Legge Orale, né doveva accettare il fondamentalismo halakhico di Halevi<ref>''Sic''. Chi intende?</ref> che non permetteva alla Legge Orale di essere creativa e considerava la sua presupposta derivazione dalla Legge Scritta prevalentemente come materia di apologetica diretta ai Sadducei. Dimostrò come entrambe le Leggi si combaciavano naturalmente e si complementavano l'un l'altra.<ref>Feuchtwanger, ''Righteous Lives'', 41-2. Per una più completa biografia si veda Tarshish, ''Rabi baruk halevi epstein''.</ref>}}
Naturalmente Epstein non era il primo a tentare di unire insieme Torah Scritta e Torah Orale; era ben familiare con il lavoro di suo zio Berlin e di Malbim, che sostennero tale unione e che fu, dopo tutto, lo scopo della composizione di ''midrash halakhah'' 1500 anni prima. L'enfasi qui deve essere su "visivamente". A differenza di precedenti commentari, ''Torah temimah'' pone tutti i testi rabbinici essenziali sulla stessa pagina, con le note di Epstein sotto; è quindi possibile leggere i primi e far riferimento alle seconde solo su punti oscuri. L'originalità della selezione dei testi da parte di Epstein e della sua interpretazione non deve essere sottovalutata.
 
È certamente più rilassato di Berlin o di Malbim; raggiunge risultati equiparabili senza la predicazione insistente di Berlin e senza il rigido sistema di regole di Malbim. Ha una chiarezza e leggerezza di tocco che richiede meno sforzi da parte del lettore, e che gli altri due non possiedono.
 
Come tutti coloro che camminano "sui passi del Gaon", Epstein non dubita che la Torah sia perfetta, superiore a tutte le altri fonti di conoscenza e che il nostro compito sia quello di esporla il più coerentemente possibile; se lo facciamo, soltanto la pura ostinazione può portare le persone a deviare coi detrattori della Torah, con le cui inutili argomentazioni è meglio non contaminarci. Sfortunatamente, tale posizione fa di ignoranza virtù, cosicché anche il contributo positivo che gli studi storici possono apportare alla comprensione della Bibbia e del Talmud viene ignorato e gli errori tradizionali perpetuati.
 
Passiamo quindi alla Germania e all'Occidente, dove era più difficile ignorare le asserzioni della critica storica.
 
== Note ==
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