Torah per sempre/Gli indipendenti: differenze tra le versioni

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==Malbim (Meir Leibush ben Yehiel Michel Weiser, 1809-1879)==
[[File:Brockhaus and Efron Jewish Encyclopedia e10 569-0.jpg|left|190px|Il Malbim (Meir Leibush ben Yehiel Michel Weiser)]] Il soprannome Malbim è un [[w:acronimo|acronimo]] formato da '''M'''eir '''L'''eibush '''b'''en '''Y'''ehiel '''M'''ichel;<ref>Come si può capire, anche dai precedenti esempi, i saggi e studiosi ebrei avevano una predilezione per gli [[w:acronimo|acronimi]] dei propri nomi o anche composti dalle proprie opere maggiori.</ref> il cognome era Weiser. Malbim nacque a Volochisk, in Volhynia (Ucraina). Dopo aver officiato in varie comunità, venne nominato rabbino capo della Romania nell'estate del 1858.
[[File:Brockhaus and Efron Jewish Encyclopedia e10 569-0.jpg|left|190px|Il Malbim (Meir Leibush ben Yehiel Michel Weiser)]]
 
Fu intransigente nella sua opposizione alla Riforma, che credeva minasse le fondamenta dell'ebraismo mettendo in dubbio la tradizione rabbinica e la dottrina della ''Torah min hashamayim''. Il suo commentario della Bibbia ebraica, iniziato con i volumi su [[w:Libro di Rut|Ruth]] (1835), [[w:Libro di Ester|Ester]] (1845) e [[w:Libro di Isaia|Isaia]] (1849), era rivolto a confutare le argomentazioni critiche adottate dai riformatori, dimostrando la coerenza e sublimità della GTorah rivelata e dell'esegesi tradizionale. Pubblicò inoltre sermoni, opere halakhiche e scritti sulla lingua, poesia e logica. Riformatori e assimilazionisti lo diffamarono presso il governo rumeno, asserendo che con la sua insistenza sulle leggi del [[w:Kashrut|Kashrut]] "questo rabbino con la sua condotta e le sue proibizioni desidera impedire il nostro progresso"; l'accusa principale contro di lui, tuttavia, fu che nel suo commentario di Isaia aveva insultato il cristianesimo. Fu imprigionato poi rilasciato per intervento di Sir [[w:Moses Montefiore|Moses Montefiore]] e a condizione che lasciasse la Romania e non tornasse più. Durante le sue peregrinazioni degli anni successivi venne spesso perseguitato da maskilim e chassidim, come anche dai riformatori. Morì a Kiev.
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Nella prefazione del suo commentario ''Hatorah vehamitsvah'' su ''Sifra'' (midrash halakhico di Levitico), pubblicato per la prima volta a Bucharest nel 1860, Malbim afferma che si sentì spinto a scrivere quell'opera a seguito dell'Assemblea dei Riformatori di Braunschweig (Brunswick) del 1844, che aveva contestato l'autorità del talmud e della Legge Orale:<ref>Nell'edizione completa dei suoi commentari biblici, i.227''a'' (p. 453).</ref>
{{q|Nell'anno 5604 della creazione (1844) udimmo la voce dei sofferenti, [i pianti di] dolore come chi partorisce il primogenito... alcuni dei pastori di Germania impazzarono e provocarono Dio e si riunirono per porre fine alla religione e alla legge e tennero consiglio contro i suoi segreti. Molti furono i pastori che vennero al pascolo ma consumarono il gregge del proprio pascolo, chiamandosi rabbini e predicatori e cantori tuttavia uccidendo le loro congregazioni. Tutti questi uomini si riunirono nella città di Brunswick... e fu appiccato fuoco... per distruggere le tavole di pietra... e i luoghi dedicati a Dio sulla terra.<br/>
A quel tempo... io decisi... di pormi sulla spaccatura... [e difendere sia] la Torah Scritta che questa assemblea malvagia considerava una delle storie dei popoli antichi e i suoi poemi ed espressioni come la poesia di Omero e dei greci... e la Torah Orale che essi trattavano con disprezzo e come insignificante e i cui saggi loro redarguivano e accusavano di ignorare i significati semplici e la grammatica della Scrittura.<br/>
Ho cinto i miei lombi... e ho cominciato la mia composizione sulla Bibbia, secondo i principi che ho formulato nell'introduzione del mio commentario su Isaia e nel mio [articolo su] ''Hamevaser'' che ho pubblicato nel 5608 [1848]. Ho preparato per la Torah Orale una copertura protettiva e costruito per lei una solida torre e una fortezza possente.<ref>Tra i molti che attaccarono i riformatori di Brunswick con pari violenza ci fu Schiller-Szinessy, che in un susseguente voltafaccia divenne rabbino della Congregazione Riformata a Manchester. Vedi Loewe, "Solomon Marcus Schiller-Szinessy", 150></ref>}}
Oppose fortemente l'opinione che le citazioni scritturali citate dai saggi in supporto delle loro esegesi halakhiche fossero accorgimenti mnemonici per facilitare il riferimento a leggi che erano state trasmesse oralmente dal Sinai e sostiene con veemenza che il testo scritturale stesso, se solo uno entra appropriatamente nello spirito della lingua sacra espressa con esattezza nel testo della Torah, fornisce un mezzo perfetto da cui derivare queste interpretazioni e leggi su base strettamente filologica. Come la mette, l'esegesi dei saggi ''è'' il ''peshat'', il significato semplice e giusto del testo scritturale.<ref>Malbim, ''Hatorah vehamitsvah'', i.226''a'' (p. 451).</ref>
 
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[[Categoria:Torah per sempre|Gli indipendenti]]