Torah per sempre/Gli indipendenti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 71:
{{q|Questa cultura di bellezza e grazia, il ''kalokagathon'' della scuola "Iafet" è un precursore della missione semitica, una scuola preparatoria per insegnare alla gente come raggiungere un più elevato concetto di vita, la bellezza ancor più grande che sta nell'unione armoniosa di tutti gli aspetti di vita sotto la singola idea di devozione a Dio.<ref>''Commentary on Genesis'' 9:27; traduz. Levy, p. 193. ''Kalokagathon'' è una contrazione del greco ''[to] kalon kai [to] agathon'' ("il bello e il buono").</ref>}}
Hirsch interpreta il linguaggio biblico non secondo l'estetica mendelssohniana né secondo la filologia convenzionale, ma in termini di un rimarchevole schema di sua invenzione, che crede dimostri la perfezione della lingua ebraica.
 
Le sue nozioni di intercambiabilità delle consonanti sono distanti dalla filologia standard; propone regolarmente l'intercambiabilità di ''alef'' e ''ayin'', così da rapportare, per esempio, אור o "luce", che inizia con una ''alef'', alla radice ''ayin-vav-resh'' "essere sveglio, divenire o essere ricettivo ad impressione esterna", e definisce luce come "l'elemento del risveglio, che risveglia tutte le forze allo svilupparsi".<ref>''Commentary on Genesis'' 1:1; p. 8.</ref>
 
L'interpretazione idiosincratica della lingua ebraica da parte di Hirsch, sviluppata durante tutta la sua carriera letteraria e riassunta esaurientemente nel ''Jeschurun'' del 1862, non coincide né con la tradizione né con la scienza; il suo scopo sembra essere il discreditare la filologia non-ebrea e quindi la critica storica, fornendo una "scienza" alternativa e superiore per la lettura corretta della Scrittura. È stata sommariamente scartata da Barry Levy come "filologia fantasiosa".<ref>Levy, "Our Torah, Your Torah, and Their Torah", 148-9.</ref>
 
==Malbim (Meir Leibush ben Yehiel Michel Weiser, 1809-1879)==