Guida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione: differenze tra le versioni

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ω omega
 
==Concetti di base==
==Variazioni stagionali==
 
A seconda del periodo dell'anno, le costellazioni si alternano; col passare dei giorni, un gruppo di stelle che all'inizio era alto nel cielo nelle prime ore serali tenderà a spostarsi verso ovest, sempre più basso sull'orizzonte, finché il suo tramonto coinciderà con quello del Sole e non sarà più visibile. Ad est invece, altre stelle che prima erano basse si alzeranno sempre più, prendendo il posto di quegli astri che qualche mese prima erano dominanti nel cielo notturno. Questo fenomeno è dovuto al moto di rivoluzione terrestre, che fa sì che nel corso dell'anno il Sole venga a trovarsi, visto dalla Terra, in direzioni diverse: la parte di cielo notturno visibile la sera in un determinato giorno dell'anno, dopo sei mesi (quando la Terra si trova nella posizione opposta della sua orbita attorno al Sole) sarà invisibile, mentre al suo posto saranno osservabili altre stelle, invisibili a loro volta sei mesi prima.
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Se osserviamo ad esempio a mezzanotte del 10 gennaio e poi di nuovo a mezzanotte del 10 luglio, ossia dopo sei mesi, noteremo che, ad eccezione delle stelle osservabili in direzione nord, tutto il cielo è completamente diverso. Per poter osservare a luglio il cielo osservato il 10 gennaio dovremmo guardare il cielo a mezzogiorno, ossia nell'orario opposto a quello di sei mesi prima; se a quell'ora avvenisse un'eclissi totale di Sole, in modo da oscurarne la luce, potremmo osservare le stesse stelle osservate a gennaio, nella stessa posizione.
 
===Emisferi, poli ed equatore===
 
Le costellazioni dell'intera volta celeste sono 88; di queste, circa 60 sono visibili dalle latitudini medi-terranee senza difficoltà. Alcune di esse, osservabili verso nord, sono sempre visibili in qualunque periodo dell'anno e sono dette circumpolari. Poiché l'Italia si trova nell'emisfero boreale terrestre, ossia a nord dell'equatore, la parte di cielo osservabile con più facilità è quella del corrispondente emisfero boreale celeste: tutte le stelle che si trovano entro un raggio di 90° dal polo nord celeste, appartengono all'emisfero boreale celeste.
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La linea di demarcazione fra i due emisferi celesti è chiamata equatore celeste. È definita come l’insieme dei punti equidistanti dai poli che possiedono la massima angolazione da entrambi, ossia 90° dal polo nord e 90° dal polo sud. L’equatore celeste quindi non è atro che la proiezione sulla volta celeste dell’equatore terrestre; ciò comporta che dall’equatore terrestre l’equatore celeste si osserva sempre allo zenit.
 
===La fascia dello zodiaco===
[[File:Ecliptic with earth and sun animation.gif|500px|thumb|right|Lo spostamento del Sole lungo la linea dell’eclittica è solo apparente ed è dato dal moto di rivoluzione terrestre attorno al Sole, che fa sì che il Sole appaia in prospettiva in aree diverse del cielo.]]
La fascia dello zodiaco è quell'area di cielo in cui transitano (apparentemente) il Sole, la Luna e i pianeti; corrisponde al piano del Sistema Solare, in cui giacciono le orbite della Terra e di tutti i corpi celesti che ruotano attorno al Sole. Al centro della fascia dello zodiaco si trova il piano fondamentale dell'orbita terrestre, chiamato eclittica; lungo l'eclittica sembra muoversi nel corso dell'anno il Sole, che attraversa in dodici mesi tredici costellazioni; dodici di queste sono le costellazioni note come zodiacali (che hanno dato il nome ai corrispondenti segni zodiacali in astrologia): Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci. A queste se ne aggiunge tuttavia una tredicesima anch’essa attraversata dall’eclittica, l'Ofiuco, posta fra Scorpione e Sagittario, a nord della prima. Lo spostamento del Sole attraverso queste costellazioni è in realtà un effetto prospettico, essendo la Terra a muoversi attorno al Sole, facendolo sembrare a seconda del periodo dell'anno in direzione di una o dell'altra costellazione.
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Il Sole avanza giornalmente lungo l’eclittica percorrendo di media poco meno di un grado; ciò si traduce in una differenza da un giorno all’altro di circa 4 minuti. Come conseguenza, una stella che in una data notte vediamo sorgere a una data ora, la notte successiva la vedremo sorgere 4 minuti prima. La Luna percorre in 24 ore mediamente ben 14,5°. I pianeti più esterni del Sistema Solare invece possono impiegarci decenni per compiere un’intera rivoluzione e tornare al punto di partenza, perché le loro grandi orbite attorno al Sole vengono percorse in un tempo molto lungo.
 
===Il transito dei pianeti===
 
La presenza di un pianeta nel cielo stellato può indurre inizialmente in confusione: un pianeta non è indicato nelle carte celesti fornite con i libri perché si spostano di continuo, o meglio orbitano attorno al Sole. La loro distinzione può così diventare problematica e certe volte può pure succedere che un pianeta venga scambiato per una stella, e viceversa. Una soluzione ottimale è conoscere grossolanamente dove è più facile osservare un pianeta. Per fare ciò, occorre tenere a mente alcuni concetti e discriminanti fondamentali: