Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele-2: differenze tra le versioni

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A proposito di artiglierie, non mancavano quelle catturate al nemico, e in particolare, va ricordato il BM-24, lanciarazzi pesante a corto raggio (circa 11 km) che era stato giudicato molto efficace dagli stessi Israeliani durante la guerra del '67. Ai circa 2.000 carri armati (tutti eccetto qualcuno armati con i 105 mm ad alta o media velocità) si aggiungevano 4.000 veicoli corazzati di cui un migliaio di M113, questi ultimi sacrificati in numero per rendere possibile ammodernare l'artiglieria semovente. C'erano per il resto gli M3 e anche alcuni BTR-152 di preda bellica. Il tutto era supportato da circa 600 aerei di cui 370 circa da combattimento (120 F-4, 150 A-4, il resto erano essenzialmente Mirage III e Nesher).
 
Nonostante tutta la preparazione militare israeliana, il piano d'attacco arabo, in completa assonanza con quanto fecero gli Israeliani nel '67, era stato preparato minuziosamente e a causa delle tante esercitazioni e mobilitazioni ad arte indette, non fece impressione agli Israeliani l'ultima di esse, che inveeinvece era quella decisiva. Gli Egiziani sabotarono la linea Bar-Lev con commandos sommozzatori che attraversarono il canale di Suez, mentre con gli idranti fu possibile sbancare il muro di sabbia realizzato dai genieri sulla riva opposta per un'altezza di almeno 10 metri. Traghetti PMP e ponti rapidi consentirono di portare rapidamente circa 1.200 carri e 100.000 soldati dopo che le artiglierie avevano martellato, con un fuoco devastante, le posizioni israeliane con circa 1000 cannoni in simultanea, seguiti da 222 aerei d'attacco e dozzine di elicotteri Mi-8 con i commandos diretti al passo di Mitla. Alla fine fu possibile bloccare l'avanzata verso il Sinai solo perché gli egiziani furono incerti nel dirigersi rapidamente a Mitla e Kahtmia, e nella notte del 13-14 ottobre due divisioni egiziane vennero duramente battute dalla difesa israeliana. Alla fine gli Israeliani contrattaccarono ripassando il Canale e arrivando presto a circa 500 carri e migliaia di soldati. Nel frattempo i SAM egiziani erano stati largamente neutralizzati dall'artiglieria, incursioni di paracadutisti, ma soprattutto dall'esaurimento delle scorte con migliaia di missili tirati in pochi giorni. I Siriani vennero fermati sul Golan poco dopo un giorni di combattimenti, con i loro carri ammucchiati a centinaia in stretti passaggi difesi inizialmente da pochi soldati e carri, ma che poi, grazie alla rapidissima mobilitazione dei riservisti (che secondo gli arabi erano da mobilitare entro 48 ore circa, invece ne bastarono molte meno). La controffensiva israeliana fu presto lanciata e mise in rotta prima i Siriani, che ad un certo punto videro l'artiglieria sparargli contro per invogliarli a non abbandonare i loro mezzi, e poi gli Irakeni che erano arrivati con un potente corpo di spedizione di circa 500 carri. Anche i Giordani persero gran parte dei loro carri Centurion tra il 12 e il 16 ottobre. Ma mentre in Egitto c'erano i presupposti per conquistare il Cairo, con gran parte delle forze eliminate o imbottigliate oltre il Canale, dove però restarono fino alla fine della guerra.
 
Alla fine, circa 1.000 carri israeliani vennero messi KO ma solo la metà erano distrutti. Circa 3.000 corazzati arabi erano stati distrutti o catturati, di cui 2.000 carri. A parte questo, le perdite furono piuttosto alte anche per gli Israeliani, con circa 2.800 morti e migliaia di feriti. La cosa finì per rendere più pacifico il fronte occidentale, con l'Egitto, che lavò una buona parte dell'onta della sconfitta con Israele. Con la Siria le cose invece andarono diversamente. In ogni caso Israele era già una nazione nucleare, pare fin dal 1967. Quindi di fatto non poteva essere annientata a meno che l'attaccante non potesse minacciarla a sua volta con armi nucleari. Certo è che l'URSS non avrebbe lasciato impunita un'eventuale azione nucleare israeliana, e il rischio di escalation con gli USA sarebbe stato a sua volta reale. Fortunatamente non si è arrivati a questo punto e le armi convenzionali, già di per sé micidiali, sono state sufficienti. In ogni caso, dopo la guerra gli USA fornirono altri 150 M48 e poi nel 1980-85 300 M60A1 o A3. Anche gli M60 sarebbero stati destinati ad una evoluzione: il Magach (non è chiaro che significhi tale termine, forse Mem Chet Gimmel) 6 era il tipo standard, 6B quello con corazze ERA del tipo Blazer, i 7 hanno invece corazze passive simili a quell del Merkava. Ancora nel Libano nel 2006 alcuni sono stati utilizzati.