Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 55: differenze tra le versioni
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Il debutto operativo, a causa di situazioni di contingenza, o almeno così venne valutato, ebbe origine ben prima del completamento del GRUPAER<ref>Sgarlato, Nico: ''Harrier in azione'' A&D Marzo 1995, pagg. 20-25</ref>. O meglio, della data del completamento effettivo, visto che quello teorico avrebbe dovuto avvenire entro il 1994 circa. Ma le cose non erano andate proprio così e quando è stata organizzata la missione 'Somalia tre', per coprire la ritirata di propri contingenti dal martoriato Paese, evidentemente si dovette far necessità virtù, per coprire la ritirata di quello che restava dei 18.000 soldati e i civili ancora in Somalia, entro il 31 marzo 1995. Gli Indiani erano già stati rimpatriati, mentre i Pakistani sarebbero stati gli ultimi a sganciarsi. UNOSOM 3, questa la missione ONU che ha chiuso la catastrofica missione nel Corno d'Africa, mentre l'allora Ministro degli Esteri Antonio Martino, poco prima della caduta del primo gorerno Berlusconi era riuscito a promuovere l'Italia come membro provvisorio del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
La missione vide impegnato un gruppo navale anfibio multinazionale o CJTF nella missione 'United Shield', con 5 navi fornite dagli USA, altrettante dall'Italia, 3 dalla Francia, 3 dal Pakistan, 2 dalla Malaysia .Gli USA hanno messo 1500 uomini e una quarantina di mezzi aerei in gioco, assieme alle navi; ma pr quello che riguarda l'Italia vi è stato l'arrivo del 26° Gruppo Navale, quasi altrettanto grande con la portaeromobili (per la prima volta non solo 'portaelicotteri') GARIBALDI, che imbarcava letteralmente tutti gli Harrier disponibili: ovvero i 2 TAV-8B e i primi 3 AV-8B+ (anche se non è chiaro se i primi siano stati davvero portati con la nave; altre fonti parlano dei soli 3 monoposto), 2 Sea King, e per il resto 4 AB212NLA (ovvero AB212 modificati per l'assalto anfibio) e 4 A.129 Mangusta (per la prima volta usati in maniera continuativa da una nave, anche se erano già avvenute azioni del genere, sia pure occasionali; e oltre a questi 3 aerei (o 5?) e 10 elicotteri, v'erano anche ben altri 6 SH-3 Sea King a bordo delle due portaelicotteri S.Giorgio e S.Marco, che li hanno schierati sui ponti di volo pur non avendo nessun hangar. In teoria i 'Mangusta', avendo rotori ripiegabili (non da subito, a dire il vero) potevano essere ospitati
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