Manuale nautico/Imbarcazioni a Vela: differenze tra le versioni

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ortografia
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Osservandone la forma possiamo distinguerne quattro lati, ovvero il lato superiore, il lato inferiore, il lato poppiero, denominato '''balumina''' è chiamata così la caduta poppiera di una vela, cioè il bordo di uscita del vento che scorre parallelamente alla superficie del mare., questo quindi è compreso fra l'angolo superiore, anche detto di drizza, e l'angolo inferiore o di scotta. Opposto alla balumina della randa troviamo il lato poppiero o di '''infieritura''', lato della vela che va dall' angolo di penna all'angolo di mura. Nel caso della randa è il lato della vela verticale parallela all'albero dove è armata. Ad ogni angolo della vela poi corrisponde una presa dove andrà a scorrere il sartiame e le cime.
 
Nel caso si parli invece di vele quadre il lato d'infieritura si trova sopra, mentre la caduta poppiera corrisponde al lato inferiore, queste essendo poste trasversalmente, rispetto all'asse longitudinale della nave hanno due facciefacce, una verso proravia, denominata '''faccia''' ed una verso poppavia.
 
La vela è anche dotata di un '''terzarolo''' che corrisponde a ciascuna delle porzioni di una vela che si possono sottrarre all'azione del vento per diminuire la superficie esposta, ripiegando la tela lungo il pennone o l'antenna, ovvero sopra di sé stessa, e assicurandone le pieghe con gerli o con mataffioni. Con vento fresco si prende una mano di terzaruoli alle gabbie, e, aumentando la forza del vento, si prendono altre mani di terzaruolo alle gabbie stesse e si estende il terzaruolamento alle vele basse.