Torah per sempre/Contraddizioni, problemi morali, errori: differenze tra le versioni

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Svariate situazioni danno origine all'interpretazione aggadica:
* '''Le contraddizioni devono essere risolte'''. Il suocero di Mosè è chiamato differentemente in numerosi passi biblici. Soluzione — gli furono dati sette nomi ad indicare sette aspetti del suo carattere.<ref>''Mekhilta'' su Esodo 18:1.</ref>
* '''Le lacune devono essere colmate'''. La Torah afferma su Mosè: "Fu sepolto nella valle, nel paese di Moab" (Deut. {{passo biblico|Deuteronomio|34,6}}), ma non dichiara ''chi'' lo seppellì. Risposta — Dio stesso seppellì Mosè.<ref>TB ''Sot.'' 13''b''-14''a''.</ref>
* Una '''ripetizione apparentemente superflua''', per esempio la storia della missione del servo di Abramo per trovare una moglie per Isacco (Gen. {{passo biblico|Genesi|24}}), '''deve essere spiegata dando una ragione'''. C'è una risposta generica — vedete quanto era grande nostro padre Abramo, cosicché i più piccoli dettagli dell'impresa del suo servitore sono riportati nella Sacra Scrittura! E ci sono risposte specifiche, generate dalla differenza tra la prima descrizione delle azioni di Eliezer ed il resoconto che Eliezer stesso fornisce nella dimora di Bethuel. (L'identificazione del servitore di Abramo con Eliezer è un altro esempio di rabbini che colmano una lacuna.)
*'''Eroi''', come [[w:Davide|Davide]], '''devono essere difesi''' dall'accusa di mancanze halakhiche o morali. "Colui che dice che Davide ha errato..." In realtà non ha commesso peccato con [[w:Betsabea|Bathsheba]]; quando egli giacque con lei, ella era, tecnicamente, divorziata da suo marito Uriah, poiché "Chiunque vada in guerra per la casa di Davide concede alla moglie un divorzio [condizionale]."<ref>TB ''Shab.'' 56''a''.</ref>
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Le due versioni della storia della creazione sono forse gli esempi più lampanti delle molte storie duplicate nella Bibbia. [[w:Filone di Alessandria|Filone]], molto prima del periodo rabbinico, spiegò che la prima creazione era la creazione delle "idee" (nel senso platonico), cioè il mondo intelligibile, immutabile, perfetto; la seconda creazione era la fusione di tali idee in forma fisica, nel mondo imperfetto del cambiamento.<ref>Filone, ''Quaestiones'' (Genesi).</ref>
 
Ma sebbene Filone sottolineasse la duplicazione ed i rabbini il cambiamento dei nomi divini, passarono diversi secoli prima che qualcuno generalizzasse da questo punto e cercasse una teroria che spiegasse ed evidenziasse i molteplici esempi di duplicazione associati ad un dato cambiamento del nome divino. Un autore e traduttore provenzale, [[:en:w:Kalonymus ben Kalonymus|Kalonymus ben Kalonymus]] (m. 1348), diresse una polemica a [[:en:w:Joseph Caspi|Joseph Ibn Kaspi]] (1270-1340); dopo aver criticato il ''Sefer hasod'' di Kaspi (libro conosciuto anche col titolo ''Tirat hakesef''), aggiunge ''inter alia'':
{{q|Tuttavia, caro fratello, sono grandemente confuso da un problema che ho recentemente notato nella Genesi e che certamente non è lì senza motivo, sebbene a tutt'oggi io non abbia visto o sentito nessuno che gli abbia prestato attenzione. La confusione è la seguente. Dall'inizio di Genesi fino alla fine del riposo [Gen.2,4] il solo nome divino usato è Elohim. Da lì in poi fino a ''veha`adam yada'' [Gen. 4,1] è YHWH-Elohim e da lì fino a ''Eleh toldot no`aḥ'' [Gen. 6,9] è solo YHWH e nella storia dell'alluvione solo Elohim. Ciò non può essere fortuito, ma secondo me colui che ci diede la Torah allude a segreti importanti, ma questi per me sono un mistero e non capisco.<ref>La polemica di Kalonymus fu curata da Perles e pubblicata a Monaco nel 1879. Ho tradotto l'estratto citato nella ''Entsiklopediyah mikra`it'', viii.710.</ref>}}
Un altro autore provenzale, il poeta e filosofo [[:en:w:Jedaiah ben Abraham Bedersi|Yedaiah di Béziers]] (''Bedersi'' o ''Bedershi'', 1270-1340), offeso per l'interdizione contro i filosofi della Provenza istigata sotto la guida di [[w:Shlomo ben Aderet|Solomon ben Adret]] (''Rashba'', 1235-1310) di Barcellona, a tutta risposta compose una lunga "apologia".<ref>La ''hitnatselut'' (apologia) è riprodotta al nr. 418 del primo volume dei ''Responsa'' di Solomon b. Adret. Halakin, "Yedaiah Bedershi's Apology" descrive l'interdizione come "il trionfo del gruppo antirazionalista contro le forze tacciate come estranee ed ostili alla fede e alla tradizione". (p. 184).</ref> Dopo un riprovevole esordio lungo sette pagine, Yedaiah tenta di rassicurare Rashba che, nonostante interpretassero i personaggi biblici in maniera figurativa (per esempio, Abramo è spirito e Sarah materia), i suoi connazionali avevano fede totale nei patriarchi che sono le fondamenta dell'ebraismo. Né risulta come novità, continua Bedersi, che essi interpretino passi aggadici figurativamente. Che senso altrimenti dobbiamo dare, chiede, ad ''aggadot'' come quella in cui Rabbi Bena`a si dice sia stato ammesso da Eliezer alla tomba di Abramo, dove trovò Abramo che poggiava la testa sul seno di Sarah e Sarah che esaminava i capelli di lui?<ref>TB ''BB'' 58''a''.</ref> L'interpretazione figurativa delle ''aggadot'' non è una negazione della verità della narrazione biblica. La difesa dell'interpretazione filosofica di aggadah da parte di Bedersi indica che la lettura tradizionale risultava problematica, non solo per i filosofi.
 
==Problemi storici e archeologici==