Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-SAM navali: differenze tra le versioni

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Le munizioni sono state quindi sottoposte ad una forte evoluzione e ricambio. I primi missili '''5V55''' erano a quanto pare con un sistema di guida privo del TVM e forse anche per questo avevano una gittata ridotta a 50 km circa, pur sempre quanto i più grandi SA-2 Guideline, ma alquanto inferiore a quello che ci si aspettava da un missile moderno da quasi 2 t (l'SM-1MR era già in grado di arrivare anche a distanze maggiori, pur pesando circa 650 kg). Il 5V55 non pare tuttavia essere stato usato dal FORT, ma si è passati subito dopo al '''5V55R''' che ha aumentato la gittata fino a 90 km (minima 5) e la quota tra 25 m e 25 km. Il 5V55 era lungo 7,25 m, diametro 508 mm, 4 alette verso la coda e un aspetto molto allungato, quasi da missile balistico. Totalmente contenuto in uno speciale cilindro grazie alle alette ripiegabili (che arrivano ad un'apertura di 1,124 m), il missile pesa 1.665 kg, oltre il 50% di un Patriot, confermando la difficoltà dei sovietici a realizzare armi equivalenti con ingombri analoghi a quelli americani, soprattutto per la miniaturizzazione dell'elettronica. La testata bellica del 5V55 arriva a ben 130 kg, un valore enorme per un SAM di tipo moderno, che in genere affida maggiormente la sua letalità alla precisione (fino ad arrivare ai concetti tipo 'hith to kill' tipici dei missili ABM; se si considera che i primi missili antibalistici erano armati di una testata da vari MT, si potrà apprezzare il progresso di avere realizzato piccoli veicoli che impattano direttamente sul bersaglio, distruggendolo con la forza viva dell'impatto).
 
Il missile parte con un sistema INS che lo porta con la traiettoria approssimativa sul bersaglio; poi viene acquisito dal 'Top Dome' e seguito assieme al bersaglio; il missile viene telecomandato dal calcolatore di bordo e gli viene fatta assumere la traiettoria più efficiente in termini energetici per sfruttare appieno la sua potenza propulsiva e intercettare il bersaglio alla maggior distanza possibile. La trasmissione dei comandi di guida è ottenuta non con i segnali radio, ma con la modulazione del fascio radar che insegue il missile, e così gli comanda anche di orientare l'antenna nella direzione del bersaglio e quando il suo sensore lo acquisisce si passa alla modalità TVM, che consiste nel filtrare i dati riportati dal sensore del missile da segnali spuri e ECM, e poi guidare il missile con il datalink radar di cui sopra; vi è anche la possibilità di usare il missile in varie modalità, come lo HOJ ovvero l'uso del disturbatore come bersaglio (il missile diventa una specie di arma anti-radar, è una cosa piuttosto comune nei missili SARH e ARH); il missile, quando lanciato con sistema pneumatico o a catapulta, accende il razzo ad almeno 20 m di quota, così da minimizzare i danni alla nave lanciatrice. Negli anni '90 è apparso il '''48N6''' da 1.800 kg, usato anche dall'S-300PMU-1, lungo 7,5 m anziché 7,25, e con diametro di 519 mm, testata ulteriormente cresciuta a 145 kg, ma ancora lo stesso contenitore-lanciatore a silos del tipo precedente; adesso è possibile arrivare a 150 km di gittata ed intercettare bersagli fino a 2.800 m.sec di velocità, con l'aiuto anche di piccoli razzi laterali a circa un terzo del missile (partendo dall'ogiva). Grushin morì nel 1993 e questo fu l'ultimo missile sviluppato con la sua supervisione. Negli anni '90 apparve però anche il '''48N6 E2''' equivalente all'S-300PMU 2 Favorit, usato sull'ultimo 'Kirov', il P.Velikiy (pr.1144-2). Esso aveva testata accresciuta a ben 180 kg e per giunta, ad azione direzionale; a parte l'efficacia maggiore e le superiori ECM, è possibile ingaggiare bersagli tra 3 e 200 km. Anche se il FORT resta in larga misura un sistema adatto soprattutto a difendere la nave che lo ospita più che una formazione, le sue prestazioni cinematiche sono notevolissime. Ogni sistmasistema ingaggia fino a 6 bersagli in simultanea con angolo di 90° in direzione e 70 in elevazione, tra i 5 e i 20 km, e con distanze di ingaggio di 120 km (con le condizioni di cui sopra). Tra le sue capacità, quella dichiarata di attaccare missili antinave in volo a 10 m di quota fino a 23 km di distanza. Questo è il FORT-M, il tipo migliorato del Veliky. Ma per migliorarlo ancora, nel 1999 vennero introdotti in servizio nuovi sistemi: uno è il '''9M96''' e deriva dall'S-400 Triumpf. Questo è un missile molto più piccolo e come il PAC-3 o l'ESSM, è possibile ospitarne 4 al posto di ciascuno dei tipi precedenti. I due missili sono dotati dello stesso stadio superiore calibro 240 mm e con diametro delle alette di 40 cm, peso di 140 kg. Quest'arma pesa meno di un decimo rispetto ai tipi precedenti ed è disponibile con due tipi di booster, che danno origine al '''9M96E''' che ha un booster con impennaggio di 48 cm di diametro, lunghezza 3,65 m, peso 193 kg; in tutto pesa 333 kg, lungo 5,65 m, con una gittata rispettabile ma inevitabilmente ridotta a 40 km, (quote tra 5 e 25.000 m). Il '''9M96 E2''' ha invece un booster da 24 cm e alette da 48 cm, ma è lungo solo 4,75 m più il booster per un totale di 6,75 m; pesa 420 kg in tutto e arriva così a 120 km, quota fino a 30 km. Praticamente è l'equivalente dell'ASTER 30 e come tale è probabile che abbia un radar attivo e un autopilota programmabile al posto della guida semiattiva. La Pk è di 0,9 contro aerei pilotati e 0,8 contro missili balistici. Quanto ai tempi, quello di reazione è di 8 secondi, mentre la vita utile dell'arma nel suo contenitore è di 15 anni.
 
Quanto ai '''sistemi di lancio''', i 'Kirov' hanno a disposizione batterie con rampe ricaricabili (a tamburo) da 6 colpi B-203, gli Slava il B-204 da 8 colpi. La cadenza di tiro è di circa un missile ogni 3 secondi. Fino a non molti anni fa si dubitava o si escludeva che il FORT potesse essere ricaricato in mare. Invece, negli anni '90, è stata vista in azione una gru speciale capace di rimpiazzare in mare i grossi silos di lancio dei missili (infatti gli S-300 non sono mai maneggiati al di fuori dei loro contenitori-lanciatori, non esistono missili 'sfusi' ma solo complessi di lancio).
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Da questo derivò col tempo il FLAG ('Top Pair'), con onde di 2-3,5 microsecondi di frequenza, e portata di 280 km per un Il-28 in volo a 300 m, e 300 km per uno Yak-25 a 13.000 m; è il più potente radar della Marina russa e opera con lunghezze d'onda di 850 MHz, corrispondente ad onde di 30-60 cm.
 
Alla metà degli anni '80 venne iniziato lo sviluppo del 'Flat Screen' ovvero il Podberezovik, installato su di una sola nave 'Kara' come nuovo radar a lunga portata, in questo caso con una semplice antenna piana a scansione elettronica, quasi verticale (5 gradi di inclinazione). È un tipo simile all'SPS-52 e all'SPS-48 (il primo dei quali, operativo dal '63, aveva l'antenna intercambiabile con quella dell'SPS-39 e infatti gli 'Impavido' ottennero il cambio con il tempo, aggiornando parzialmente il loro sistmasistema radar). Il radar, con 128 elementi dell'antenna, ad elettronica 'solid-state' è capace di una potenza di picco di 110 kW, e localizza un bersaglio di 7 m2 a 300 km se in volo a 1.500 m, una nave a 30 km. Un tipo export ha l'antenna da 7,15 x 6,3 m, pesante 4,7 t, con portata di 300 km contro un aereo e 55 vs un missile. Se si applica la più piccola antenna da 7,15 x 2,9 m, si ottengono 240 e 45 km rispettivamente. La frequenza è di circa 1 GHz.
 
Il radar MR-710 Salyut ('Top Steer') del '77, è capace di funzionare su 2-4 GHz, simile ad un piccolo FLAG,e presente in aggiunta ad esso sui 'Kirov' e 'Slava' come aggiunta ad esso; ma nei Sovremenny è invece il sistema principale, ed è formato da due antenne bidimensionali; esso ha conosciuto una notevole evoluzione e anche un successo all'export in Cina e India; il tipo aggiornato MR-710 (Plate Steer) ha una nuova antenna planare, presente sui 'Sovremenny' n.4 e 5; dal sesto è arrivato il 'Top Plate' o meglio, l'MR-750, in cui l'antenna parabolica 2D è stata sostituita da un'altra antenna piatta, così che adesso ve ne sono due; l'asse è ruotato rispetto alla verticale, come caratteristica tipica della famiglia di radar, di circa 12 gradi per poter operare con migliori possibilità di scoperta aerea: infatti a differenza dei tipi occidentali, questi tipi sono inclinati non solo sul piano verticale ma anche quello orizzontale. Il sistema pesa 17 t e ha portata di 300 km; ma è possibile anche realizzare un'antenna di tipo normale, con una sola faccia di osservazione, in questo caso si tratta di una MR-755 o 'Half Plate', con antenna più piccola e portata di 150 km contro bersagli a 5.000 m di 7 m2 di RCS, attualmente è usato anche dai caccia classe 'Delhi' ma venne realizzato per ammodernare le 'Krivak' e Grisha. L'ultima evoluzione è la famiglia MAE. Il peso varia tra 2,9 e 9,6 t; la portata massima è di 150-300 km, il consumo di elettricità è di 30-90 kW. La precisione è di 120 metri in distanza, la quota max arriva a seconda dei tipi fino a 30 km, il tempo di preparazione a funzionare tra 3 e 5 minuti.