Torah per sempre/La Torah originale: differenze tra le versioni

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==Come furono scritti i testi==
Di necessità dobbiamo sapere come furono scritti i testi ebraici all'inizio, quindi avremo bisogno di usare un gergo tecnico per essere in grado di conversare significativamente sui tipi di variazione che si verificarono.
 
L'[[w:Lingua ebraica|ebraico]] biblico fu scritto in origine con caratteri di sole consonanti; non esisteva punteggiatura e, sebbene nella maggioranza dei manoscritti antichi conosciuti ci siano spazi o punti che separano una parola dall'altra, sembra possibile che i primi testi riportassero tutte le consonanti insieme.<ref>Tov, ''Textual Criticism'', 209.</ref>
 
Sebbene non esistessero vocali come tali, quattro consonanti — [[w:Alfabeto ebraico|l'''alef'' silente, la ''heh'' finale, ''yod'' e ''vav'']] — potevano essere usate per indicare vocali lunghe; di queste la lettera ''yod'' poteva essere usata per "i" lungo oppure "e", mentre ''vav'' per "o" lungo oppure "u". I grammatici chiamano queste consonanti ''[[w:Mater lectionis|matres lectionis]]'' ("madri di lettura"). Il testo biblico ricevuto non è consistente nel suo uso di ''matres lectionis'' e, nei primi tempi, c'era una grande variazione d'utilizzo tra gli scribi.
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Se una parola contiene ''yod'' o ''vav'' ad indicare una vocale, questa viene chiamata "''plene''" (piena); in ebraico ''malé''. Se ''yod'' o ''vav'' è omessa da una posizione in cui è normalmente presente, la parola viene chiamata "difettiva"; in ebraico, ''ḥaser''.
 
Versioni moderne stampate della Bibbia ebraica incorporano nel testo consonantico una vocalizzazione completa, cioè, quella serie di segni vocalici e accenti musicali inventata dai [[w:Masoreti|Masoreti]] (dei quali in seguito) tra il 500 ed il 700 e.v. Tuttavia, la halakhah decreta che i rotoli della Torah debbano essere scritti nei caratteri convenzionali, senza vocalizzazione, e tale è la norma tutt'oggi.
 
Lo scritto "convenzionale" viene chiamato in ebraico ''ketav ashuri'' "scrittura assira (=aramaica)", o ''ketav meruba'' ("scrittura quadrata"); da questa deriva l'ebraico moderno stampato. I rabbini, tuttavia, conoscevano un altro scritto, che chiamavano ''ketav ivri'' "scrittura ebraica", o ''ketav rotsets'''',<ref>TB ''San.'' 21''b''-22''a''. La parola probabilmente significa "spezzato" o "duro". Alcuni (Tov, ''Textual Criticism'', 218) credono che si riferisca al proto-ebraico piuttosto che al paleo-ebraico che ne scaturì, ma non penso che i rabbini abbiano fatto tale distinzione.</ref> e che oggigiorno conosciamo come paleo-ebraico.
 
==Testimonianze dei Rotoli e delle Versioni Antiche==