Geografia OpenBook/Geografia regionale europea: differenze tra le versioni

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Negli ultimi anni, inoltre, il ridimensionamento del ruolo dello Stato e quindi dei suoi confini determinato dai processi di liberalizzazione commerciale e finanziaria, e dalla maggiore internazionalizzazione (globalizzazione) economica si è ripercosso anche sui movimenti migratori amplificandone l'intensità. La globalizzazione in molti casi ha ampliato gli squilibri economici fra aree centrali forti ed aree periferiche deboli sostenendo i movimenti migratori fra queste.<br/>
 
Inoltre, l'Italia, situata geograficamente al limite fra le regioni centrali europee ad alto reddito (pil procapite) e le regioni periferiche africane a basso reddito, si trova interessata da movimenti migratori anche di ''passaggio''. Data la situazione economica (vedi sotto: Andamento economico dei principali Paesi UE) l'arrivo di migranti può essere visto con favore da chi può impiegarli per lavori a basso costo (che equivale ad una delocalizzazione produttiva senza costi di trasferimento) ma può generare difficoltà nelle comunità locali già provate da anni di tagli alle spese sociali, impoverite dalla disoccupazione e che risultano spesso prive delle risorse necessarie per l'integrazione.
 
===Principli insediamenti===