Architettura gotica/Francia: differenze tra le versioni

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{{architettura gotica}}
 
ÈNell'Ile-de-France, aalla Parigimetà chedel siXII secolo, gli storici collocacollocano tradizionalmente il primo sviluppo dell'architettura gotica,<ref>{{cita libro | autore=Louis Grodecki | titolo=Architettura gotica | editore=Electa | anno=1978 | città=Milano | altri=con contributi di Anne Prache e Roland Recht, traduzione italiana di Anna Bacigalupo | p=21}}</ref> il cosiddetto '''gotico classico''' che si evolverà colcon il tempo nel '''gotico radiante''' (gotico ''rayonnant'') e successivamente nel '''gotico fiammeggiante''' (gotico ''flamboyant'') sviluppando e raffinando sempre di più i canoni e le idee che caratterizzano questo stile.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=135. }}</ref>
 
== Gotico primitivo ==
[[ImmagineFile:StDenis Chorumgang.JPG|left|170px|thumb|Deambulatorio della chiesa di Saint-Denis a Parigi]]
Alcuni elementi che saranno tipici del gotico possono essere ritrovati anche in edifici precedenti al XII secolo. L'arco a sesto acuto e le volte a nervature, per esempio, erano impegnate già nell'architettura orientale, e raggiunsero l'Europa per tramite dell'architettura islamica. Questi elementi si possono osservare, per esempio, in moschee sorte nella penisola iberica tra il IX e l'XI secolo. Dall'architettura anglo-normanna dei secoli XI e XII provengono invece i primi sistemi per armonizzare i pilastri portanti con i muri, sopra i quali viene posta una volta a nervature. Sempre dall'architettura romanica normanna derivano anche i muri a contrafforte, gli archi rampanti e l'introduzione delle gallerie al livello delle finestre.<ref>{{cita libro | autore=Louis Grodecki | titolo=Architettura gotica | editore=Electa | anno=1978 | città=Milano | altri=con contributi di Anne Prache e Roland Recht, traduzione italiana di Anna Bacigalupo | pp=21-24}}</ref> Gli studiosi sono però concordi nell'indicare in Saint-Denis il primo esempio di edificio in cui tutti questi elementi assunsero un nuovo significato e diedero vita a un nuovo stile, diverso dal romanico.
 
La '''chiesa abbaziale benedettina di Saint-Denis''' a Parigi era il luogo di sepoltura dei re Capetingi (X-XIV secolo) ed era quindi un luogodi estremamenteestrema importanteimportanza per la Chiesa francese e per l'intera nazione. Nel XII secolo la chiesa di età carolingia versava però in uno stato preoccupante ed era troppo piccola per ospitareaccogliere tuttiil iflusso di pellegrini che la raggiungevano per venerare le reliquie dei sovrani. PerAllo questoscopo motivodi facilitare il passaggio dei fedeli, intorno al 11401135 l<nowiki>'</nowiki>'''[[w:Sugerio di Saint-Denis|abate Suger]]''' (a volte italianizzato in Sugerio) decise di modificare alcune parti della chiesa: il deambulatorio del coro (nel capocroce) e il nartece (cioè l'atrio).<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, pp.| pp=135-136. }}</ref>
[[Immagine:StDenis Chorumgang.JPG|left|170px|thumb|Deambulatorio della chiesa di Saint-Denis a Parigi]]
 
[[File:Saint-Denis - Façade.jpg|thumb|Facciata della chiesa di Saint-Denis]]
La '''chiesa abbaziale benedettina di Saint-Denis''' a Parigi era il luogo di sepoltura dei re Capetingi (X-XIV secolo) ed era quindi un luogo estremamente importante per la Chiesa francese e per l'intera nazione. Nel XII secolo la chiesa di età carolingia versava però in uno stato preoccupante ed era troppo piccola per ospitare tutti i pellegrini che la raggiungevano per venerare le reliquie dei sovrani. Per questo motivo intorno al 1140 l<nowiki>'</nowiki>'''[[w:Sugerio di Saint-Denis|abate Suger]]''' (a volte italianizzato in Sugerio) decise di modificare alcune parti della chiesa: il capocroce e il nartece.<ref>David Watkin, ''Storia dell'architettura occidentale'', Zanichelli, Bologna 2007, pp. 135-136.</ref>
 
Suger èfu una dellepersonalità figurecentrale piùdella importantisua dell'epoca: fu primo ministro di Luigi VI e Luigi VII, e contribuì alla nascita della monarchia assoluta francese, che si sarebbe pienamente affermata secoli dopo, con Luigi XIV. In questa prospettiva si pone il suo intervento nell'abbazia di Saint-Denis: aumentare lo splendore di uno dei luoghi simbolo del regno. Influì inoltre su di lui la dottrina, ricavata dalla lettura di Giovanni Scoto, secondo cui Dio è "luce trascendente", un'idea che veniva fatta risalire al filosofo "Dyonisius" (cioè lo pseudo Dionigi Aeropagita, talvolta confuso con san Dionigi, primo vescovo di Parigi). Questi aveva accostato il cristianesimo al neoplatonismo di Plotino, per il quale gli aspetti dell'essere sono emanazioni dell'del Dio-Uno, ed era giunto ad affermare che le cose visibili sono "luci materiali" che riflettono la luce divina. In base a questa idea, Suger giustificava il suo amore per gli oggetti riccamente decorati.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, pp.| pp=136-137. }}</ref>
 
Particolare importanza ebbe la modifica del capocroce. Nel [[w:deambulatorio|deambulatorio]] vennero usati elementi come l'arco acuto, le '''volte a costoloni''' e le cappelle radiali, che erano già presenti nell'[[architettura romanica]]. La novità fu la sostituzione delle pesanti pareti divisorie con snelle colonne, facendo in modo che lo spazio tra le cappelle fluisse liberamente. La struttura si presta così ad accogliere giochi di luci e ombre che creano una tensione verticale verso l'alto. Queste novità, che rispecchiavano le idee di Suger, caratterizzeranno il gotico nelle costruzioni successive.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=136. }}</ref>
 
La chiesa di Saint-Denis subirà successive trasformazioni (1231-1281), ma con questi primi accorgimenti aveva dato inizio a un nuovo stile costruttivo. Il progetto della facciata prevedeva due torri simmetriche, ma il campanile nord fu demolito nell'Ottocento perché danneggiato da una tempesta e pericolante. La facciata è ora divisa in tre fasce scandite da paraste, il secondo livello presenta trifore ogivali ai lati e un grande rosone centrale. Altro elemento tipicamente gotico è il portale strombato suddiviso da una serie di ghiere sempre più piccole tutte decorate con elementi plastici.
 
== Proto-gotico dell'Ile -de -France ==
Il progetto della facciata prevedeva due torri simmetriche, ma una fu demolita perché creava problemi. È divisa in tre fasce scandite da [[w:parasta|paraste]], il secondo livello presenta [[w:trifora|trifore]] ogivali ai lati e un grande [[w:rosone|rosone]] centrale. Altro elemento tipo gotico è il '''portale strombato''' suddiviso da una serie di '''[[w:archivolto|ghiere]]''' sempre più piccole tutte decorate con elementi plastici.
Nello stesso periodo furono apportate modifiche ad altre cattedrali dell'Ile -de -France, che possono tuttora essere ammirate come esempi del primo gotico: si tratta delle cattedrali di Sens, Noyon, Laon e Notre-Dame (quest'ultima a Parigi).
 
La '''cattedrale di Sens''' fu iniziata attorno al 1135 per volontà dell'arcivescovo Henri Sanglier, ed è quindi uno dei primissi edifici gotici insieme, al coevo deambulatorio di Saint-Denis. La pianta è ancora di impianto romanico, priva di transetto ma con un deambulatorio. L'elevato è a tre piani con alte arcate a sesto acuto, mentre nella navata centrale presenta volte a crociera esapartite che poggiano su colonne binate alternate a pilastri composti. Nel complesso la disposizione degli interni crea un effetto di grande plasticità, anche se rimangono alcuni arcaismi risalenti ancora al romanico.<ref>{{cita libro | autore=Louis Grodecki | titolo=Architettura gotica | editore=Electa | anno=1978 | città=Milano | altri=con contributi di Anne Prache e Roland Recht, traduzione italiana di Anna Bacigalupo | p=25 }}</ref>
== Proto-gotico dell'Ile de France ==
 
La '''cattedrale di Noyon''' (iniziata intorno al 1150) ha una pianta a tre navate che presenta ancora elementi romanici come il transetto con terminazioni arrotondate e l'alzato a tre piani; ha però un deambulatorio unico e un'abside con finestre, come a Saint-Denis. Fa la sua prima comparsa un quarto livello inserito nelle pareti della navata principale tra matroneo e claristorio: il '''[[w:triforio|triforio]]''', un livello intermedio che era caratterizzato da dei trafori che si aprivano sugli spazi secondari e che vivacizzava la struttura della cattedrale. Tuttavia non era ancora possibile, dal punto di vista strutturale, aprire anche questo livello all'esterno per creare ulteriore luminosità. Noyon rappresenta la prima soluzione per unificare la verticalità dell'arco acuto e l'orizzontalità data dai diversi livelli.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=137. }}</ref>
Nello stesso periodo furono apportate modifiche ad altre cattedrali dell'Ile de France, che possono tuttora essere ammirate come esempi del primo gotico: si tratta delle cattedrali di Sens, Noyon, Laon e Notre-Dame (quest'ultima a Parigi).
 
La '''cattedrale di Laon''' (costruitainiziata dalnel 1160 in poi) presenta tre navate scandite da un ritmo uniformato. All'interno ricorda la struttura a quattro piani di Noyon, con la differenza che invece dei supporti alterni degli archi ha delle colonne cilindriche ispirate a quelle romane, un elemento particolarmente apprezzato tra i contemporanei. La cattedrale di Laon è famosa per la sua gaiezza esuberante e pittoresca, ma anche per le sue cinque torri: due in facciata, una per ogni transetto e una sul crocevia. Queste torri, previste dall'inizio e ispirate alla cattedrale romanica di Tournai, saranno realizzate solo a partire dal 1190. La facciata è dotata di grande profondità, con il portone strombato, le ghiere e i molti particolari decorativi plastici, elementi che segnano una divisione rispetto alla piattezza del precedente periodo romanico.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, pp.| pp=138-139. }}</ref>
La '''cattedrale di Sens''' presenta volte a crociera esapartite ogivali che poggiano su colonne binate. Questa struttura, che scarica i pesi delle volte sulle colonne, permette di svuotare lo spazio contenuto nella muratura al di sotto delle volte e di creare una serie di finestre: nasce così uno fra i primi esempi di '''[[w:cleristorio|claristorio]]'''.
 
La '''[[w:Cattedrale di Notre-Dame (Parigi)|cattedrale di Notre-Dame a Parigi]]''' (iniziata nel 1163) è considerata l'edificio di passaggio verso l'era del gotico maturo. Presenta cinque navate e delle cappelle nei muri aggiunte successivamente non estradossate che si interrompono al livello del transetto. È presente un '''ritmo uniformato''': volte esapartite, colonnine a tre elementi a scansione uniforme; il matroneo è praticabile. È inoltre una delle primissime cattedrali a impiegare l''''[[w:arco rampante|arco rampante]]''', un elemento di raccordo che serviva per scaricare le forze della copertura sui [[w:contrafforte|contrafforti]] esterni senza dover gravare sulle navate secondarie. Questo elemento è molto importante in quanto permise alle cattedrali successive del gotico maturo di svuotare ulteriormente dagli eccessivi appesantimenti.<ref name = "Watkin139">{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=139. }}</ref>
La '''cattedrale di Noyon''' (iniziata intorno al 1150) ha una pianta a tre navate che presenta ancora elementi romanici come il transetto con terminazioni arrotondate e l'alzato a tre piani; ha però un deambulatorio unico e un'abside con finestre, come a Saint-Denis. Fa la sua prima comparsa un quarto livello inserito nelle pareti della navata principale tra matroneo e claristorio: il '''[[w:triforio|triforio]]''', un livello intermedio che era caratterizzato da dei trafori che si aprivano sugli spazi secondari e che vivacizzava la struttura della cattedrale. Tuttavia non era ancora possibile, dal punto di vista strutturale, aprire anche questo livello all'esterno per creare ulteriore luminosità. Noyon rappresenta la prima soluzione per unificare la verticalità dell'arco acuto e l'orizzontalità data dai diversi livelli.<ref>David Watkin, ''Storia dell'architettura occidentale'', Zanichelli, Bologna 2007, p. 137.</ref>
 
La '''cattedrale di Laon''' (costruita dal 1160 in poi) presenta tre navate scandite da un ritmo uniformato. All'interno ricorda la struttura a quattro piani di Noyon, con la differenza che invece dei supporti alterni degli archi ha delle colonne cilindriche ispirate a quelle romane, un elemento particolarmente apprezzato tra i contemporanei. La cattedrale di Laon è famosa per la sua gaiezza esuberante e pittoresca, ma anche per le sue cinque torri: due in facciata, una per ogni transetto e una sul crocevia. Queste torri, previste dall'inizio e ispirate alla cattedrale romanica di Tournai, saranno realizzate solo a partire dal 1190. La facciata è dotata di grande profondità, con il portone strombato, le ghiere e i molti particolari decorativi plastici, elementi che segnano una divisione rispetto alla piattezza del precedente periodo romanico.<ref>David Watkin, ''Storia dell'architettura occidentale'', Zanichelli, Bologna 2007, pp. 138-139.</ref>
 
La '''[[w:Cattedrale di Notre-Dame (Parigi)|cattedrale di Notre-Dame a Parigi]]''' (iniziata nel 1163) è considerata l'edificio di passaggio verso l'era del gotico maturo. Presenta cinque navate e delle cappelle nei muri aggiunte successivamente non estradossate che si interrompono al livello del transetto. È presente un '''ritmo uniformato''': volte esapartite, colonnine a tre elementi a scansione uniforme; il matroneo è praticabile. È inoltre una delle primissime cattedrali a impiegare l''''[[w:arco rampante|arco rampante]]''', un elemento di raccordo che serviva per scaricare le forze della copertura sui [[w:contrafforte|contrafforti]] esterni senza dover gravare sulle navate secondarie. Questo elemento è molto importante in quanto permise alle cattedrali successive del gotico maturo di svuotare ulteriormente dagli eccessivi appesantimenti.<ref name = "Watkin139">David Watkin, ''Storia dell'architettura occidentale'', Zanichelli, Bologna 2007, p. 139.</ref>
 
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== Gotico maturo ==
[[ImmagineFile:Plan.cathedrale.Chartres.png|left|220px|thumb|Pianta della cattedrale di Chartres]]
 
[[Immagine:Plan.cathedrale.Chartres.png|left|220px|thumb|Pianta della cattedrale di Chartres]]
[[File:20050921CathChartresB.jpg|thumb|Cattedrale di Chartres, facciata occidentale]]
La '''[[w:Cattedrale di Chartres|cattedrale di Chartres]]''' è considerata l'edificio chiave nello sviluppo del gotico maturo.<ref name = "Watkin139" /> La struttura originaria fu distrutta da un incendio nel 1194 e ricostruita secondo il nuovo gusto che si stava diffondendo nell'Ile -de -France. Chartres era d'altra parte una ricca sede episcopale, la cui cattedrale ospitava la tunica indossata da Maria alla nascita di Gesù. Il culto mariano era particolamenteparticolarmente sentito e rivestiva un ruolo importante nell'economia della città: il vescovo e il suo capitolo organizzavano ogni anno quattro fiere in occasione delle quattro principali festività mariane (Natività, Annunciazione, Purificazione, Assunzione).
 
La riedificazione della cattedrale, che avrebbe di nuovo ospitato la reliquia salvatasi miracolosamente dall'incendio, fu resa possibile anche grazie alle donazioni provenienti dalla nobiltà e dai possidenti locali, ma anche dai lavoratori della città. La cattedrale di Chartres era quindi, allo stesso tempo, simbolo della fede religiosa ma anche della prosperità economica di una comunità, oltre a essere lo sfondo per varie attività civili, come il commercio e l'amministrazione della giustizia.<ref name = "Watkin139-140">{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, pp.| pp=139-140. }}</ref>
 
Presenta tre navate con un transetto che si posiziona perfettamente a metà; proseguendo verso il presbiterio le navate diventano cinque e viene creato un doppio deambulatorio per enfatizzare il vero "centro" della chiesa. Viene inoltre sfruttata al meglio la presenza degli '''archi rampanti''': questo permette di scaricare le forze direttamente sui contrafforti esterni, liberando il peso che gravava sul matroneo. Viene così eliminato questo livello e accentuata così la leggerezza della navata. I livelli diventano tre: gli alti archi, il basso triforio e il claristorio.<ref name = "Watkin139-140" />
 
La verticalità della struttura è enfatizzata anche dai '''pilatri polistili''' che dal pavimento giungono alla linea d'imposta delle volte, dove si fondono con le nervature.<ref name = "Watkin139" />
 
Questa cattedrale è molto importante perché:
 
* sparisce la campata doppia facendo spazio a '''campate uniche''' rettangolari;
* sparisce la divisione in sei vele delle volte, '''le vele diventano quattro''';
* entrambi i transetti hanno '''facciate proprie''' con ingresso.
 
La facciata della cattedrale presenta elementi tardo-romanici, risalenti alla struttura precedente all'incendio (costruiti attorno al 1134-1150). Le facciate dei transetti sono invece del XIII secolo. Il progetto iniziale prevedeva poi nove torri, ma ne furono costruite solo due; la torre di nord-ovest, in particolare, risale al 1140 ed è la prima torre in stile gotico, a cui nel 1507 fu aggiunta una guglia in stile ''flamboyante''.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=140. }}</ref>
 
Se quella di Chartres fu simbolo di prosperità, ancora maggiore fu il prestigio della '''cattedrale di Reims''', che fu luogo di incoronazione dei Capetingi nell'Ile -de -France, regione che nel XIII secolo aveva assunto grande importanza politica e economica nella Francia cattolica. Iniziata nel 1210, presenta come Chartres un alzato a tre ordini, con volte quadripartite, archi rampanti e pilastri polistili, decorati e arricchiti però da numerose sculture. Si possono così ammirare gli angeli tra i pinnacoli esterni, i ''crochets'', le ''gargouilles'' e vari motivi vegetali scolpiti sui portali, sui capitelli e sui fregi. A Reims fanno la loro prima comparsa anche i '''trafori a giorno''': le bifore hanno un'unica vetrata sopra la quale viene inserito un traforo esalobato. Delle sei torri previste in origine ne verranno costruite solo due in facciata (XV secolo). La facciata è opera probabilmente di Jean de Loup: fu progettata verso il 1235 e terminata alla fine del XIII secolo, mentre la galleria superiore fu ultimata nel XV secolo.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=141. }}</ref> I suoi tre portali aggettanti sono formati sul motivo dell'arco di trionfo e individuano maestosamente i tre ingressi alla cattedrale.
 
L'esempio classico del gotico maturo è però la '''cattedrale di Amiens'''. Anche questa fu ricostruita dopo un incendio, seguendo un progetto di Robert de Luzarches risalente al 1220. Fu preso come modello la cattedrale di Reims, ma furono realizzate delle volte più alte e ne vennero ulteriormente sviluppati i trafori. Qui le quadrifore sono infatti sormontate da tre trafori, in modo che la parete della cattedrale sembra dissolversi in una vetrata. I trifori, invece, finiscono per assomigliare a una fila di finestre che riprendono il claristorio sovrastante. Questo sarà un elemento importante nello sviluppo del gotico maturo.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=142. }}</ref>
 
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== Gotico radiante ==
 
[[File:Coeur de la Basilique de Saint-Senis.jpg|thumb|Coro dell'abbazia di Saint-Denis]]
Il gotico ''rayonnant'' (radiante o raggiante) si diffuse nel corso del XIII secolo. La sua prima fase viene definita anche '''stile cortese''' perché strettamente collegata con il regno di Luigi IX (1227-1270). Il sovrano godette di grande prestigio come condottiero e come re cristiano, tanto da essere oggetto di venerazione quando era ancora in vita (soprattutto dopo il ritorno dalla settima crociata, nel 1254), e da essere canonizzato nel 1297. La Francia di quegli anni conobbe una grande prosperità economica e culturale, manifestata dalle tre opere architettoniche che negli anni quaranta del Duecento diedero vita al gotico radiante: la ricostruzione della chiesa abbaziale di Saint-Denis, la cappella di Luigi IX a Saint-Germain-en-Layne e la chiesa collegiata di St-Urbain a Troyes.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=144. }}</ref>
 
Tra il 1231 e il 1281 l'abbazia di '''Saint-Denis a Parigi''' fu oggetto di nuovi interventi architettonici. Nel coro di Suger fu ricostruita la parte superiore e venne collegata al nartece tramite una navata e dei nuovi transetti. Sviluppando un'intuizione già presente nella cattedrale di Amiens, si pensò di trasformare il triforio in finestrature e a Saint-Denis la parete esterna del corridoio del triforio fu aperta a vetrate, mentre furono conservati i trafori verso la navata, che erano privi di vetri. Un'altra innovazione ha riguardato i pilastri: abbandonata la colonna polistila, i pilastri si trasformano in un fascio a losanga di colonne che corrisponde alle nervature delle volte.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, pp.| pp=144-145. }}</ref>
 
[[File:Sainte chapelle - Upper level.jpg|thumb|left|La cappella superiore della Saint-Chapelle a Parigi]]
 
Capolavoro del gotico radiante è la '''Saint-Chapelle del Palazzo Reale''' di Parigi, la cappella che Luigi IX fece costruire a Saint-Germain-en-Layne attorno al 1243-1248 per ospitare un frammento della Santa Croce uno della Santa Corona di spine. Il prestigio delle reliquie diede lustro alla Francia e la cappella divenne quindi il simbolo della nazione in quanto paese cattolico. La struttura che venne realizzata è quindi un immenso reliquiario, che ricorda un'enorme opera di oreficeria. Le pareti, rivestite da vetri e non interrotte da transetti, erano ricoperte da vetrate colorate dal basso verso l'alto, a eccezione una bassa fascia basale decorata.<ref name = "Watkin145">{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=145. }}</ref>
 
[[File:10 - Troyes St Urbain.jpg|thumb|Cattedrale di Saint-Urbain a Troyes]]
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In generale nel gotico radiante i vetri scuri (rossi o blu) tipici del primo gotico e del gotico maturano lasciando lo spazio a colorazioni più tenui, per lo più bianche o grigie, che creano un effetto più chiaro ma anche più freddo. Inoltre, sviluppato un'idea che era già presente nel gotico maturo, l'architettura si trasforma in una rete di trafori e fragili trafori.<ref name = "Watkin145" />
 
Cattedrali in stile gotico radiante saranno costruite nella Francia meridionale e occidentale. Nel Poitou e nell'Anjou, province dei Plantageneti, continua invece la tradizione di costruire '''chiese a sala''', in cui cioè la navata centrale e quelle laterali hanno la stessa altezza. Questa soluzione è particolarmente apprezzata da francescani e domenicani, i quali preferivano costruire i propri conventi e le proprie chiese nel cuore della città, dove si svolgeva la loro missione.<ref name = "Watkin147">{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=147. }}</ref>
 
Affine a questa c'è un'altra tradizione architettonica, che prevedeva la costruzione di cappelle laterali al posto delle navate minori. Questa soluzione si diffuse ampiamente nelle chiese catalane. Uno dei primi esempi di chiesa gotica che adotta questa soluzione è la chiesa domenicana di Santa Catalina a Barcellona (1270), ma è ipotizzabile che questo stile abbia influenzato anche la cattedrale fortificata di Albi (1282-1390), nella Francia meridionale.<ref name = "Watkin147" />
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L'ultima fase del gotico è detta ''flamboyant'' (fiammeggiante) e si colloca nella seconda metà del XIV secolo. L'attività di costruzione delle cattedrali conobbe un rallentamento nei decenni che seguirono il 1340, anche a causa della guerra dei Cent'anni tra Inghilterra e Francia. Il nuovo stile, che si caratterizza per i trafori con motivi a doppia curva simili a fiamme, si affermò soprattutto nella Francia settentrionale.
 
Un esempio di gotico fiammeggiante è la facciata pentagonale di '''Saint-Maclou a Rouen''', in cui il volume pieno si dissolve in una polifonia di ornati e pinnacoli. Il medesimo trattamento viene utilizzato con risultati ancor più efficaci nelle torri, come nella Tour de Beurre (1485-1500) della cattedrale di Rouen oppure nella torre settentrionale di Chartes (1507). L'interno delle chiese ''flamboyant'', tuttavia, è ancora una ripetizione dello stile radiante che in quegli anni era già affermato ormai da tempo.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, p.| p=148. }}</ref>
 
== Architettura civile ==
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È però possibile ammirare ancora oggi il '''palazzo dei papi di Avignone''', un complesso fortificato con alte mura e circondato di torri composto da due strutture: un edificio da Benedetto XII attorno al 1340 per essere allo stesso tempo fortezza e monastero, e un secondo, più lussuosa, edificata da Clemente VI tra il 1342 e il 1352 su progetto di Jean de Loubinière. Al XV secolo risalgono invece l'Hȏtel du Cluny (dove dimorava l'abate di Cluny quando era a Parigi) e la casa di Jacques Coeur a Bourges. Quest'ultimo, tesoriere reale, realizzò tra il 1445 e il 1453 una struttura a pianta asimmetrica, in cui da un lato erano posizionati gli uffici bancari e dall'altra gli appartamenti padronali.
 
Si ricorda infine il Palazzo di Giustizia di Rouen (1499), in cui è evidente come il gotico fiammeggiante si fosse rivelato adatto non solo all'architettura religiosa ma anche a quella civile.<ref>{{cita libro| autore=David Watkin, ''| titolo=Storia dell'architettura occidentale'', | editore=Zanichelli, | città=Bologna | altri=traduzione italiana | anno=2007, pp.| pp=148-150. }}</ref>
 
[[File:Avignon, Palais des Papes by JM Rosier.jpg|thumb|center|600px|Palazzo dei papi aad Avignone]]
 
== Note ==