Filosofia dell'informatica/Teorie filosofiche del digitale: differenze tra le versioni

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==Francesco Varanini: ''Macchine per pensare''==
 
''Macchine per pensare'' è un saggio e allo stesso tempo un romanzo storico. Permette di ripercorrere parallelamente l’avvento e lo sviluppo del ''computing'' e il pensiero filosofico occidentale rivolto alle macchine. Accanto alle vicende di matematici, logicisti e inventori come [[w:Gottlob Frege|Frege]], [[w:Konrad Zuse|Zuse]], [[w:Alan Turing|Turing]], [[w:John von Neumann|von Neumann]], l'autore accosta la storia del pensiero che ha portato poi l'uomo a costruire macchine per pensare. La storia si sviluppa nel dramma delle due guerre mondiali tra la macchina di Hollerith, che tutto controlla, sorveglia e punisce , passando per il sogno di un giovane Zuse che progetta nel proprio appartamento il primo calcolatore basato su codice binario , fino ad arrivare alla fine della guerra e all'annessa migrazione delle grandi menti verso la [[w:Silicon Valley|Silicon Valley]].
 
Varanini dipinge un quadro in cui le scelte tecniche sono frutto del pensiero e dove la macchina non può prescindere dal contesto filosofico, culturale e storico che l’hal'ha generata. Occidente, grande guerra, nazismo, paura delle masse, sterminio, bisogno di controllo in opposizione al sogno americano, agli anni della ripresa economica, alla fine delle grandi guerre. Non può che derivarne una biforcazione. Due macchine. Da un lato l'idea della macchina come sostituto dell'uomo, la macchina perfetta che guida e governa e libera l’uomol'uomo dalla paura. Infine : un computer-Dio. Dall'altro lato la macchina come stampella del claudicante cammino umano, il computer che accompagna l’uomol'uomo. Su questa seconda ipotesi si ha, all'inizio degli anni ’90, un rovesciamento paradossale. Proprio tramite quello stesso codice digitale offerto dal computing, erede del logicismo; proprio tramite i computer, macchine figlie del progetto logicista abbiamo accesso allo sconfinante, sinistro, spaesante e ricchissimo [[w:World Wide Web|World Wide Web]].

Nel WWWweb è impossibile separare nettamente le credenze dalle verità. Ci muoviamo nella sterminata rete mossi nella ricerca di conoscenze da oscure congetture. Il Web può essere paragonato a un accozzaglia di detriti. Detriti che ci appaiono sempre anche come nuovi materiali di costruzione. [[w:Sigmund Freud|Freud]] ci mostra il percorso per muoversi in questo caos. Accettare tutti i materiali. Accettare l’ambiguitàl'ambiguità. Formulare senza timore oscure congetture, interpretare, costruire conoscenza. Linguaggi di programmazione e database non sono in alcun modo novità. Sono solo l’estrema conseguenza del logicismo, da [[w:Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]] a Turing. Il Web è novità. Freud ci chiama ad affacciarci senza paura sul web.
 
==Piero Dominici: la società interconnessa==